22/01/11

Alex Vs Giulio

post originale 29/09/2008

Sono molto affezionato a questo post ed è la terza volta che lo pubblico.... non credo di avere "fan" che mi abbiano seguito anche nei due mie precedenti blog. In caso mi scuserà dunque chi sarà costretto a leggerlo nuovamente.

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- Questo post è il risultato di un sabato pomeriggio piovoso di un paio di inverni fa. Ho investito (o sprecato) il tempo guardando due film in dvd: "Arancia Meccanica" e "Milano odia: la polizia non può sparare".
Dato che parlo di film di oltre trenta anni fa mi limito solo ad un cenno sulle loro trame.

Arancia Meccanica (Clockwork Orange), 1972 di Stanley Kubrick basato sul romanzo di Burgess. Alex (Malcom McDowell) e la sua banda di "drughi" si divertono abusando di droga e violenza. Dopo una rapina non andata per il verso giusto e il tradimento da parte dei suoi amici Alex finisce in galera. "Cura" di riabilitazione e di nuovo per strada...

Milano Odia: la Polizia non può sparare, 1974, di Umberto Lenzi, per il mercato straniero il film è stato distribuito con due differenti titoli in inglese: "Almost Human" e "the Kidnap of Mary Lou". Giulio Sacchi (un fenomenale Tomas Milian) è un balordo, cattivo e allucinato che vive alla giornata che non si fa scrupolo ad uccidere per poche lire. La "svolta" della sua vita è il rapimento a scopo di riscatto di Marilù (o Mary Lou), la figlia di un imprenditore milanese.

Guardarli insieme è stata un esperienza cinematografica interessante, ho notato alcune similitudini nonostante gli spaccati di vita lontanissimi tra loro.

Il denominatore comune è la violenza o l'ultra violenza nelle due diverse realtà: una Londra futuristica e surreale e una Milano grigia, degradata e pericolosa. Film artistico il primo, ironico e sarcastico, ricercato nei dialoghi, negli ambienti e negli abiti; nudo e crudo il secondo, dove la violenza non è (solo) divertimento e svago come in Arancia Meccanica ma è soprattutto un modo per sopravvivere. In Arancia Meccanica si beve "latte +", in Milano Odia si prendono pasticche e si beve whiskey per mandarle giù; Alex e i suoi drughi passano il tempo assalendo barboni, derubando e stuprando per puro e semplice divertimento (come dire che per noia in una società moderna si fa anche questo), Giulio Sacchi invece compie atti balordi e violenti principalmente per andare avanti e "difendersi" in una città che lo ha emarginato, ma non disdegna nemmeno lui l'esasperazione della violenza gratuita a scopo di divertimento. L'intrusione nella villa e la scena del lampadario in Milano Odia per esempio sono al pari dell'intrusione e dello stupro nella villa di Arancia Meccanica, anzi probabilmente peggio... Lo sfonfo comune dei due film è (dal mio punto di vista) la lotta per la sopravivenza e l'emarginazione in due contesti culturali e geografici diversi, la critica ad alcuni valori della società moderna e la nuova lotta di classe, infinito sarcarsmo e polemica nei confronti di chi comanda.

Kubrick è il mio regista preferito e Arancia Meccanica un capolavoro che ho guardato decine di volte ormai... è duro e difficile da capire alla prima visione, la sua genialità è nell'essere un film "senza tempo" si immagina sia Londra degli anni settanta ma potrebbe benissimo essere un'altra città in un futuro indefinito, il sarcasmo e i retroscena erano validi quando uscì come lo sono ora. Invece come appassionato dei film con Tomas Milian posso solo dire che è un grande attore, in questo film lo dimostra indiscutibilmente, certo per motivi miei lo preferisco nei panni di Nico Giraldi nei vari "delitti"... (a parte la considerazione personale) Milano Odia non è il classico poliziesco all'italiana ma un noir d'altri tempi, con i cattivi come protagonisti e una violenza inaudita che rispecchia la realtà dei bassifondi e la lotta per elevarsi socialmente grazie al dio denaro, cosa che peraltro non si verifica nel film. Le mie scene clou, in Arancia Meccanica sicuramente il pestaggio del barbone ubriaco a inizio film, con tanto di dialoghi assurdi, e la sua vendetta dopo la riabilitazione di Alex; mentre in Milano Odia l'intrusione nella villa è quella che colpisce di più, oltre al significativo finale tra l'immondizia di un sobborgo degradato.

Nessuna presunzione nello scrivere questo post, un modo come un altro per passare il tempo e per rendere omaggio a due grandi film che consiglio a tutti. Buona visione!

2 commenti:

  1. e invece si :) hai chi ti ha seguito... m'ero persa parecchie puntate quando ho avuto il computer fuori uso per mesi ma alla fine t'ho ritrovato...
    ciao ciao
    Carla

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  2. ops, l'ho visto ora il tuo commento...
    è bello sapere che ci siano visitatori "storici"
    :)
    un salutone
    Anto

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