22/04/14

La bicicletta e la catena spezzata...

Capita che alcune chiavi riconoscano il loro padrone, o meglio che solo il loro padrone sappia utilizzarle per aprire una serratura, o mettere in moto la macchina per esempio.

Io non sapevo di avere questo poter nei confronti della catena della mia bicicletta. La storiella è breve ma abbastanza simpatica e traumatica allo stesso tempo. Mi è capitato di prestare la bicicletta a un collega durante le ore di lavoro per una piccola commissione. Poco dopo rientra e viene a chiamarmi alla mia scrivania perchè non riusciva a chiudere la catena.

Scendo e noto subito che il lucchetto era incastrato, non so il termine tecnico, ma come se si fosse bloccato da dentro nonostante fosse ancora aperto. Io mi prendo la responsabilità di spingere un po' più forte e il lucchetto si chiude. Ruota-telaio-albero come faccio di solito. La controprova di apertuta era indispensabile. La chiave entra ma non gira... Dopo infiniti tentativi invani di apertura il passo successivo è stato rientrare in ufficio e cercare qualche soluzione casalinga su google. Azoto liquido, tronchesina, seghetto per metalli.... non sono certo le cose che si portano dietro in ufficio e quindi si cerca la soluzione alternativa. La ricerca di un fabbro grazie all'aiuto di qualcuno del posto. Ricerca avviata ma nel frattempo ho avuto la geniale idea di chiedere all'addetto alla sicurezza del palazzo che subito mi mette in contatto con l'addetto alla manutenzione. Cinque minuti dopo ero in strada con la tronchesina a combattere con la catena, con un certo numero di persone che assistevano al "furto" della mia bici. Problema risolto dunque. 




Ora mi tocchera comprare una nuova catena ma sapendo quanto è stato facile tagliarla avendo gli strumenti giusti non saprei se prenderne una molto economica tanto comunque la riuscirebbero ad aprire, oppure una super costosa e apparentemente resistente ma che magari si neutralizza con lo strumento giusto.

Fase 5: pazienza...

Rispetto al post precedente non c'è nulla da aggiungere ora.

Credo che la fase 5 si possa denominare "pazienza", la crescita ovviamente anche se rapida non è proprio istantanea....  Dovrò ingegnarmi inoltre per costruire un sistema per annaffiare le piante in mia assenza dato che per qualche giorno non ci sarò e di disturbare la vicina non mi mi va.


15/04/14

Fasi: quel che si semina si raccoglie?

Non mi sono perso, ho solo meditato per un po'. Il titolo del post è molto più introspettivo di quello che scriverò. Nessuna cosa personale, tipo la mia fase di meditazione prima di andare a vivere in un eremo, andare a mendicare o dedicarmi in modo integralista a qualche setta religiosa.

Che molte volte ho pensato che dia più soddisfazione parlare con i muri, o interagire con le piante non è un segreto. Tra periodi di alti e bassi in cui questo concetto astratto è diventato sempre più una certezza per me ho deciso di dedicarmi a questo esperimento botanico. (No, non sono impazzito... non del tutto almeno).

Per dimostrare a me stesso che la mia teoria è corretta... 

Fase 1: scelta della materia prima e acquisto online. 

(La materia prima non è altro che semi di peperoncino, delle qualità esotiche difficili da reperire altrimenti).

Fase 2: in attesa che passi il postino preparazione logistica
Fase 3: sistemazione della materia prima in base a delle semplici conoscenze di base

La logistica ha incluso anche l'acquisto e l'utilizzo di una piccola serra (15 Euro da Leroymerlin, senza esagerare dunque con le spese) per poter anticipare di qualche settimana la Fase 3.

Fase 4: ammirare i germogli e le piantine crescere quasi a vista d'occhio.... 

Al momento mi sono fermato qui. La Fase 5 ovvero il raggiungimento della fioritura non dipende completamente da me. Diciamo che bisogna pazientare un po' ma non la vedo una cosa troppo lontana nel tempo. Poi ovviamente sarà la volta della Fase 6. La nascita dei peperoncini.... Non so, forse mi toccherà aggiornare il post o scriverne una seconda parte. Vedremo.

Cosa ho voluto dimostrare a me stesso? La certezza empirica che un vegetale lo annaffi, lo esponi al sole, lo poti ecc ecc e non ti tradirà ne ti deluderà mai. Le cure che gli si danno sono ricambiate almeno nella soddisfazione personale di veder venir fuori qualcosa. 

Vogliamo confrontare una pianta di peperoncino con le persone? Non voglio essere pessimista ma l'esperienza mi insegna che non è possibile. Per le persone il detto "quel che semini raccogli" vale molto relativamente... spesso e volentieri non vale proprio. Io invece aspetto la raccolta di peperoncini che prima o poi arriverà.


05/04/14

5 anni...



Solo una foto per ricordare...