26/09/11

Da VHS a youtube...

Oggi faccio un piccolo ritorno al passato, alle videocassette, alla telecamera con le minicassete video8... Un salto di almeno 10-15 anni indietro.


Non so perchè ma io ho sempre considerato poco i filmini, ho sempre preferito le foto, certo poi con l'avvento delle fotocamere digitali qualche filmino l'ho girato (specie se in occasioni particolari tipo concerti o simili), ma certamente avere una macchina fotografica compatta in mano non è come avere una telecamera pesante e ingombrante in braccio. I miei invece, nonostante fossero piuttosto negati (senza offesa ma era raro vedere immagini girate da loro che non facessero venire il mal di mare) la utilizzavano spesso accumulando negli anni decine di videocassette. Un paio di anni fa rendendoci conto che l'ingombro era notevole e che la polvere si accumulava gli ho consigliato di farle trasformare tutte in formato digitale onde evitare che il tempo le rovinasse troppo. E così è stato, ora un paio di casse di VHS si sono trasformate in una ventina di DVD. Sono tutti lì e ogni tanto vengono guardati. Effettivamente guardandoli poco dopo averli girati non mi piaceva, a distanza di anni invece è tutta un'altra cosa, anche se le immagini sono tremolanti e sbiadite, si percepisco i ricordi, si sorride guardando il tagli di capelli o i vestiti indossati... Alcuni DVD me li sono portati dietro in quanto contengono degli spezzoni di mie riprese ma sono rimasti su una mensola abbandonati a se stessi per tantissimi mesi fino a quando non mi è venuto il pallino di guardarli giusto l'altro giorno. A dire il vero ho guardato solo il primo dei due a mia disposizione: una raccolta di spezzoni di concerti  che non ricordavo di aver filmato nel lontano 2003 (Battiato e Capossela, e una festa dell'Unità con il concerto dei Punkreas), il colpo di scena finale è la ripresa integrale della discussione della mia laurea... non so perchè mi ha provocato come un magone e non sono riuscito ad andare avanti. Ci proverò in un'altra occasione. Il secondo DVD invece dovrebbe contenere delle riprese fatte durante l'occupazione a scuola, in anni ancora più remoti... più o meno inizio anni 90. Chissà quali sorprese ci saranno, ora mi vengono subito in mente i miei capelli lunghi dei tempi che contrastano con quelli attuali perennemente rasati... il resto lo scoprirò presto.

Ho titolato il post in questo modo perchè ho caricato alcuni video dei concerti citati su youtube, credo che condividere dei video del genere che magari nessun altro ha, può far piacere.

La mia scelta per il blog è una canzone di Vinicio Capossela piuttosto particolare. Purtroppo le immagini non sono granché ma si sente bene. Non sono sicuro al 100% del titolo ma credo che sia "le chiacchiere du lu paese": 

24/09/11

Ventesimo compleanno

Non ci credo che sono passati 20 anni!!! è stato oltretutto il mio primo "cd" di sempre, in quei tempi lontani usavo le cassette copiate e i vinili solo per rarissime occasioni.

Nient'altro da dire, solo buon compleanno Nevermind!!! e grazie...







22/09/11

Stranezze del giorno II: la vendetta

Giuro che non mi sono studiato la possibilità di impostare due post consecutivi di "stranezze", è semplicemente capitato...

Andando a lavoro in bici come faccio ogni giorno non ho fatto la solita strada diretta ma quella che percorro solo quando passo a prendere il cornetto da mangiare poi in ufficio (se non ho fatto colazione a casa), e fin qui tutto tranquillo e normale.  Alla prima rotatoria dopo al sosta al bar una macchina mi inchioda davanti apparentemente senza motivo ed io per schivarla mi allargo e....

La macchina prima, e io in bici poi stavamo per investire un pavone, ripeto un pavone!!!

L'animale non s'è nemmeno reso conto del pericolo e ha continuato per la sua strada ma se non impara a guardare prima di attraversare gli andrà a finire male. Il perchè del pavone sulla strada è che nei paraggi c'è un parco comunale con pavoni liberi (come si fa in altri parchi con le papere o i cigni) e di notte e mattina presto approfittano per andare a farsi una passeggiata nelle strade là intorno ma questo l'ho saputo dopo... la reazione iniziale è stata di assoluta sorpresa.



(quello che ho incontrato io era "chiuso" però)

21/09/11

stranezze del giorno

Se dovessi lasciarmi ispirare dalle sensazioni e dalla routine di questi giorni per scrivere sarei sicuramente  patetico infatti i miei livelli si sopportazione (notoriamente alti) stanno cominciando a colmarsi... forse meglio non essere precipitoso in "dichiarazioni pubbliche" anche se velate dalle righe di un post e parlare d'altro.

Ma di cosa? Delle due cose un po' strane accadute oggi magari.

La prima è veramente strana, durante una pausa caffè a lavoro sono stato invitato per un lancio con il paracadute in data prossima. Naturalmente l'occasione è stata presa letteralmente al volo. Ora si vedrà se sarà possibile realizzarlo veramente o se resterà tutto sulla carta. Sarebbe la prima esperienza del genere che sembra molto interessante... eventuali aggiornamenti verranno riportati prima e dopo un eventuale tuffo nel vuoto.

La seconda cosa, anch'essa strana o meglio logica ma totalmente inattesa (addirittura meno del lancio con paracadute) è stata una lettera dell'ufficio della previdenza sociale britannico che si è reso conto che in passato ho pagato più contributi del dovuto e mi rimborsa la bellezza nientepopodimeno di 8 Sterline, al cambio circa 10 Euro. Per festeggiare cosa potrò fare? Quasi quasi non bastano nemmeno per prendermi una pizza da asporto... improvviserò qualcosa.

18/09/11

Ultimo giorno: "on the road" verso Londra...

Purtroppo i giorni sono finiti e si deve rientrare a Londra. Il viaggio è piuttosto lungo specialmente se si sceglie di fare strade secondarie, buone ma piuttosto trafficate e lente...

Si fa tutto con calma e si riesce sfruttare la mattinata fermandosi nuovamente a S.Michael. Questa volta il tempo era bello. Purtroppo l'alta marea aveva già cominciato a coprire il viottolo che però abbiamo percorso per un bel pezzo. Si poteva camminare scalzi ed arrivare sull'isola ma per evitare di bagnarsi o eventualmente di scivolare in acqua proprio in un giorno di viaggio abbiamo evitato. C'erano le barche che avevano cominciato a fare la spola e decine di turisti in attesa di imbarcarsi. Beh, ci siamo limitati ad ammirare lo stesso paesaggio del giorno prima ma col il bel tempo e siamo partiti. La meta successiva è Lizard, tenuta per ultimo in quanto sulla strada del rientro...

Sulla strada ci si ferma ad un "car boot market" trovato per caso. E' una cosa curiosa da vedere. In pratica è un mercatino delle pulci, o qualcosa del genere. Un grande spiazzo (in quel caso era un campo sportivo) e la gente espone la mercanzia direttamente dal cofano della propria auto. I più organizzati piazzano un piccola bancarella ma principalmente si vende direttamente dal cofano. C'è di tutto e forse varrebbe la pena soffermarsi meglio a guardare la mercanzia, ma in borsa non ho spazio nemmeno per uno spillo e non voglio avere problemi in aeroporto...

Subito dopo si arriva a Lizard che è la punta più a sud del Regno Unito. Anche qui tantissimi turisti, bellissimi sentieri costieri, scogliere e faraglioni... sulla collina sullo sfondo il faro (pare che sia il più grande del mondo). La sosta è breve, poco più di un'ora ma è sufficiente per ammirare il paesaggio e fare quattro passi prima del lungo tragitto in macchina. Certo che la voglia di ripartire è prossima allo zero, altri 2 giorni me li sarei fatti tranquillamente ma purtroppo bisogna accontentarsi di quello che è stato fatto, che poi in fin dei conti è stato notevole.

Il viaggio in macchina continua attraversando Helston e S.Austell, entrambe le cittadine danno il nome a delle note birre "ales" che però a me non piacciono, poi la tangeziale di Plymouth e di Exeter... e poi tutto dritto verso Londra. Ma è in programma si spezzare il viaggio fermandosi a dormire in un B&B nei pressi di Salisbury che però non abbiamo fatto in tempo a visitare (ma c'ero già stato in passato, poco male), in compenso siamo riusciti a fermarci per una breve visita a Shaftesbury, piccola cittadina di strada che ho scoperto essere famosa per un vecchio spot pubblicitario inglese ((il pane della "hovis") nel quale si vede uno scorcio veramente pittoresco.

La mattina seguente si parte, questa volta senza soste. La meta è l'aeroporto di Stansted che per nostra sfortuna è esattamente dalla parte opposta di Londra rispetto al nostro B&B e ci vogliono circa 3 ore di strada per raggiungerlo. Come all'andata nessun problema con le autostrade e la tangenziale intorno a Londra, anche se in realtà ero piuttosto nervoso temendo di sbagliare uscita o perdermi. 

E questo è quanto... il viaggio è finito (ma a breve riprenderò a scrivere i miei soliti post)

Ed ecco altre foto:

S.Michael/Marazion


Lizard point

Shaftesbury  - Gold Hill 

Mi permetto di linkare anche lo spot pubblicitario a cui ho fatto riferimento nel mio post, non è di buona qualità ma giusto per rendere l'idea:



16/09/11

Estremo sud (anzi sud-ovest)

Dopo la giornata precedente che (nonostante le distanze non fossero estremamente lunghe) è stata trascorsa perlopiù on the road, è tempo di essere leggermente più statici e rilassanti. Quindi il programma è quello di visitare i dintorni di Penzance, tutto nel raggio di pochi chilometri o miglia se si preferisce.

Il programma prevedeva di uscire presto e tentare di andare sull'isolotto di Sait Michael, di fronte il paesino di Marazion. E' la versione inglese e in dimensioni ridotte di Mont S. Michel in Francia. Con la bassa marea si può raggiungere l'isola a piedi sul viottolo di pietre camminando una distanza che stimo essere di circa 300 metri, o poco più. Con l'alta marea l'isola è raggiungibile con le barchette dei pescatori che fanno la spola continua.

Questa è stata l'unica giornata in cui il tempo è stato brutto, almeno nelle ore inziali della mattina. Cielo grigio, vento, pioggia... ma quando si viaggia io preferisco farlo e basta. Se dovessi essere vincolato sempre dal tempo quante cose non farei o non avrei fatto. Così la visita a Saint Michael è stata piuttosto "umida". Prima mi sono bagnato camminando dal parcheggio fino al sentiero costiero con la pioggia (ovviamente ho preferito parcheggiare appena fuori paese per vivere meglio lo sfondo pittoresco), poi con il vento umido di salsedine sulla spiaggia, e infine con le onde dell'alta marea che stavano sommergendo il viottolo di pietre... anche le barche non partivano a causa del maltempo. Basta prendere tutto con filosofia... e comunque il posto è stato bello da vedere. Lasciandoci dientro Marazion, giusto per rispettare la legge di Murphy, il tempo migliora e nonostante il sole non sia uscito nel vero senso della parola il resto della giornata è stato perfetto per fare ulteriori visite.

Un'altra delle mie mete scelte da tempo, ma piuttosto isolata (per non dire sperduta) era il "Men-An-Tol", ovvero una roccia preistorica, scolpita in modo rotondo a forma di... mi viene in mente una ciambella, o una fetta di ananas. E' nel mezzo di una strada di campagna che collega alcuni centri minori. Nulla intorno ad eccezione di qualche cascina e animali al pascolo. Si parcheggia sul bordo della strada e si cammina per una quindicina di minuti seguendo un sentiero ed ecco comparire il sito. Un piccolo spiazzo nella radura con questa composizione di rocce: due in piedi di forma allungata e al centro quella rotonda. Dalle foto viste prima della partenza pensavo che fossero molto più grandi... I soliti misteri avvolgono la creazione del Men-An-Tol e il suo utilizzo è ignoto. Pare che in epoche più moderne fosse utilizzato anche per guarire dalla TBC, passandoci dentro 3 volte. Beh, io ho provato una volta, magari sarò immune dal mal di gola per il prossimo inverno. Anche qui sembrava di essere in un posto magico e suggestivo, sembrava che mi spiassero i folletti,  li sentivo bisbigliare... ma sarà stata suggestione ;)

Poco dopo si raggiunge S.Just, paese poco lontano da Lands End dove c'è il promontorio di Cape Cornwall. Ci si arriva in macchina seguendo una strada strettissima in discesa. Parcheggio libero, sentieri indicati ma piuttosto selvaggi. Scogliere, faraglioni, case dei pescatori, nasse accatastate, il faro sullo sfondo e Lands End sulla sinistra. Mi ripeterò ma i paesaggi visti da quelle parti sono stati tutti stupendi e simpatica sorpresa inoltre sono state le foche che galleggiavano tra le onde e tenendo il muso fuori dall'acqua. Nonostante la distanza e grazie al teleobiettivo ne ho fotografata qualcuna. Probabilmente tra i vari "capi" visitati questo è stato il più bello, inoltre era inaspettato in quanto ci siamo arrivati per caso consultando la mappa all'ultimo momento. 

E' ora di rientrare a Penzance approfittando per fare un giro in centro prima che chiudano i negozi e anche per una sosta in un pub tipico arredato alla "piratesca", con polene, attrezzature da marineria in disuso e simili. E' una locanda storica che ci è stata suggerita dal gestore del B&B. Poi altro pub (il Dock Inn) per la cena a base di pesce (non il solito fish&chips) ma un tris di filetti di pesce locale alla griglia... ottimo piatto del giorno e inoltre gradita sorpresa nonostante quella sera giocasse l'Inghilterra nel pub suonavano dal vivo!


Marazion/S.Michael

Men-An-Tol

Foca a Cape Cornwall

Cape Carnwall/S.Just

Penzance/Admiral Benbow


14/09/11

Verso Sud... dove finisce (o inizia) la terra

Si lascia Tintagel direzione sud. La meta è Land's End la punta più occidentale del Regno Unito, con soste lungo il percorso. Soste non programmate ma da fare in base a quello che offre il tragitto e l'ispirazione del momento. 

Quindi ci si ferma per caso a Portreath per una breve passeggiata, non c'è granché se non il porticciolo a la spiaggia frequentata da surfisti. In passato era un importante porto merci per le miniere di carbone della zona... Si continua sulla strada costiera e ci si ferma sulla "bocca del dell'infermo", ovvero Hell's Mouth e le sue spettacolari scogliere che è possibile ammirare camminando lungo i sentiero che collega i paesi della zona. Descrivere il posto sarebbe riduttivo, così come lo sono le foto... per cambiare aggettivo posso dire che il posto è maestoso. 

La sosta successiva è nella cittadina di S.Ives. Posto frequentatissimo dai turisti e infatti per la prima volta in Cornovaglia mi è sembrato si essere in un posto "affollato". Spiagge, scogliere, faro, porticciolo, la bassa marea che permetteva di camminare tra le barche arenate, fantastici pub, negozi e botteghe tradizionali, gente di tutti i tipi... per la  cronaca a S. Ives è nata Rosamunde Pilcher ed è dove ha ambientato alcuni dei suoi romanzi.... oddio, io non dovrei conoscerli ma mi è capitato di vedere i film che passavano in tv nei pomeriggi estivi.

La meta finale della giornata viene raggiunta poco dopo, verso le 16.30 si arriva a Land's End. Giusto in tempo per pagare 5 Sterline per il parcheggio che dalle 17.00 diventa libero... ma questo l'ho scoperto dopo.   Land's End è il posto dove finisce la terra prima del mare aperto, oppure dove inizia la terra inglese e la sua notorietà è basata proprio su questo concetto tipicamente britannico.

Non ho mai visto un posto così sfruttato turisticamente e commercialmente. In teoria è solo un promontorio, con vista totale del mare in praticamente tutte le direzioni, e il faro sulle scogliere un paio di chilometri più avanti... Gli inglesi sono stati capaci di costruirci una sorta di centro commerciale/parco dei divertimenti in miniatura che nonostante mi aspettassi molto peggio dai racconti di chi c'era stato prima di me non è certo un buon accoppiamento con la natura circostante. Inoltre il famoso segnale con le indicazioni delle distanze non può essere avvicinato se non si paga il fotografo ufficiale (qualcosa come 7 sterline per una foto piccola)!!! e i sentieri costieri (bellissimi comunque) sono eccessivamente segnati e indicati con corde di protezione, segnali di pericolo ovunque, non far questo non far quello.... insomma il posto è bello ma probabilmente non è più un posto "naturale", a differenza di molti altri visitati nella zona e che danno proprio una sensazione di essere persi nel nulla... Però è un posto da vedere, se si arriva così lontano non si può evitare di andare a visitarlo.

La giornata si conclude a Penzance dove abbiamo prenotato il B&B...

Alcune foto:

Portreath 

Hells Mouth

S. Ives

Lands End

12/09/11

Seconda tappa: Tintagel e dintorni

Giornata pienissima questa. Sveglia col sole e con una temperatura vicina ai 20°C, l'ideale per fare una lunga passeggiata sul sentiero costiero, tra scogliere, promontori e praterie, dopodiché visita ai resti del castello di cui accennavo nel post precedente. Nella tarda mattinata breve sosta nel centro del paese per vedere alcune botteghe tipiche e comprare qualcosa da mangiare e si parte in macchina... direzione Jamaica Inn.

Per il tragitto di circa 30 Km impieghiamo quasi 2 ore a causa di alcune "scorciatoie" poco raccomandabili che ci hanno fatto girare a vuoto nel nulla assoluto. Paesini di 4 case contate, pecore e mucche al pascolo, sterminate distese di verde, strade a una sola corsia (con piazzole per dare la precedenza in caso si incrocino altre macchine), anche un campo militare con aeroporto annesso completamente abbandonati e invasi da ovini... 

Quando riusciamo a raggiungere nuovamente la strada principale si tira un sospiro si sollievo, mai più scorciatoie nonostante i fantastici paesaggi visti per caso. 

Il Jamaica Inn è una locanda che si trova geograficamente a metà strada tra la costa ovest e est della Cornovaglia, un punto di passaggio obbligato per chi viaggiava, anche per chi contrabbandava... Negli anni 30 la scrittrice Daphne du Maurier passò di lì per caso, persa durante una tempesta e ne fu ispirata per un suo romanzo che porta lo stesso nome del locale. Successivamente Alfred Hitchcock girò un film ad esso ispirato. Le immagini del film di Hitchcock mostrano una locanda come forse era decine di anni fa, un posto cupo e mal frequentato, ora è una metà turistica con tanto di parcheggio, negozio di souvenir e ristornante self-service, museo del contrabbando... Queste cose a me erano già note, ma era comunque una metà importante e poi con la pioggia e la temperatura precipitata a 12°C una sosta in un pub è stata un'ottima idea, aspettando il bel tempo che per fortuna è tornato poco dopo. La Cornovaglia non è certo come i Caraibi, per bel tempo si intende che non piova.

Il giro in macchina continua verso Minions, un paesino a pochi Km di distanza noto per un sito preistorico con le "Hurles stones", un circolo di pietre alte non più di un metro e mezzo e poi il "Cheesewring" conformazioni di rocce naturali in cima a una collina, pubblicherò la foto in fondo al post altrimenti non saprei descrivere a parole. Questo è stato uno dei posti che  mi è piaciuto di più di tutto il viaggio. Silenzio, solo il rumore del vento, nessuno all'orizzonte e solo verde e nuvole minacciose. Immensa distesa di verde a 360°. sembrava di essere in un'altra dimensione. Di passaggio abbiamo visitato anche il "Trethvy Quoit", ovvero una sorta di "capanna" di rocce, probabilmente un antico luogo di culto o una tomba. Quanti misteri....

Alcune foto:


(tintagel castle)

(lost)

(jamaica inn)

(trethvy quoit)

(hurles stones)

(cheesewring)



10/09/11

Prima tappa: Londra - Tintagel (via Stonehenge)

La preoccupazione principale, come avevo già accennato, era quella della guida a sinistra. Problema superato nello stesso parcheggio della Europcar in pochissimi minuti... alcune cose probabilmente non si dimenticano. La seconda preoccupazione era l'autostrada e in particolare la M25, il raccondo di Londra da percorrere per un bel pezzo facendo attenzione al traffico e a non saltare la mia uscita. Tutto è andato benissimo anche grazie all'ottima segnaletica.

Dopo esattamente 3 ore dalla partenza da Stansted la prima sosta è a Stonehenge (c'era un bel traffico specialmente sulle strade minori). C'ero già stato una decina di anni fa, ma l'effetto non cambia. Si respira aria di mistero. Peccato che il sito sia a letteralmente pochi metri dalla strada e dal parcheggio e i rumori che ne provengono distraggono un po'. La visita nel sito e una passeggiata nella campagne circostanti (dove ci sono altri reperti preistorici come per esempio piccole colline che in realtà sono tombe, il resto è tutto verde e animali al pascolo, e ancora la strada in lontananza) sono indispensabili per riposarsi prima di riprendere il viaggio verso la Cornovaglia.

Altre 3 ore esatte e si arriva a Tintagel, paesino di 700 anime sulla costa ovest. L'unica strada che la raggiunge finisce su una scogliera e il nostro B&B è proprio lì, a 2 minuti a piedi dall'inizio della scogliera e dei sentieri costieri che di fatto uniscono tutti i paesi della zona per decine di chilometri a nord e a sud. Il paese è molto carino e tradizionale. Tra le sue attrazioni sicuramente il castello (dove si dice sia nato re Artù) che non è altro che un rudere su un'isolotto collegato alla terraferma da un ponticello, e l'ufficio postale più antico d'Inghilterra ormai trasformato in museo, poi c'è anche una bella chiesa su una collina sul mare poco lontano dal paese che il gestore del B&B ci ha consigliato di visitare.

E' già sera e la giornata si conclude con una passeggiata e una cena in un pub tipico, ci sono un paio di "inn" molto caratteristici e le visite sono rinviate alla mattina successiva... 

Ahh, mi sono dimenticato di scrivere che lungo la strada per arrivare a Stonehenge spesso si formavano ingorghi e ci fermava in colonna, la cosa positiva era che negli spiazzi c'erano venditori ambulanti di fragole, mirtilli e ciliege... diciamo che ho trovato un buon modo per passare il tempo nel traffico. 

Alcune foto della prima tappa:

(Stonehenge 1)

(Stonehenge 2)

(Tintagel 1)

(Tintagel 2)


09/09/11

Rientro a casa

Avevo detto che sarebbero stati solo pochi giorni, e infatti sono stato fuori esattamente sette giorni, viaggio e spostamenti inclusi. 

Prima di descrivere più nei dettagli farò una piccola introduzione. La metà finale del viaggio in Cornovaglia era Land's End, ovvero la punta più a est della Gran Bretagna con sosta al Jamaica Inn, locanda dove è ambientato il romanzo di Daphne du Maurier e dal quale Alfred Hitchcock prese spunto per un suo film negli anni trenta.

Ovviamente, considerando le distanze, le visite sono state ampliate in base ai luoghi di interesse più importanti e alle mie scelte personali come per esempio alcuni siti preistorici e scogliere con vedute mozzafiato... vedrò di ampliare le descrizioni nei prossimi giorni.

Ora mi tocca disfare la borsa e scaricare le fotografie, il che sarà compito difficile considerandone la mole.

02/09/11

Ora tocca a me!!!

Poco prima di ferragosto ho scritto un post che in qualche modo era dedicato a chi si trovava in ferie in quei giorni mentre io ero costretto a lavorare. E ora c'è la mia vendetta!!!

Mezza giornata di lavoro oggi e poi si parte, non una lunga vacanza ma molto interessante e in posti che da anni avevo pianificato di visitare ma che per un motivo o un altro non ero mai riuscito a vedere.

Nelle ultime settimane ho studiato le strade e le località da visitare e ora sono pronto per la parte pratica. Uniche preoccupazioni saranno il tempo, che molto probabilmente non sarà dei migliori e la guida a sinistra (che ormai ho dimenticato). Come consuetudine proverò a scrivere qualcosa al mio rientro, sicuramente eviterò di connettermi a meno che non ne sia obbligato durante il viaggio.

Ho dimenticato si scrivere dove vado!!! 

Cornovaglia, più varie ed eventuali durante le ore di guida da Londra...