30/01/11

CIOCCOLATA CALDA


Quale miglior modo per scaldarsi in queste giornate che cominciano a diventare sempre più fredde? Serata con amici, un buon dvd da guardare e una tazza di cioccolata calda... non il solito Ciobar ma cioccolata calda artgianale, tutto homemade senza buste già preparate. Facilissima da fare e in 5 minuti è pronta...

Ricetta per una tazza: 250 ml di latte, 1 cucchiaio di cacao amaro, 2 cucchiai di zucchero, 1 cucchiaio di farina. In un tegamino si mescolano cacao, zucchero e farina, aggiungendo il latte freddo poco per volta, continuando a mescolare si mette sul fuoco fino a che non diventa denso... non più di qualche minuto in tutto e si può mettere in tazza. Varianti e personalizzazioni sono possibili in base ai gusti: cannella, peperoncino, granelle varie, panna... io preferisco una correzione al Pampero o all'Amaretto di Saronno per esempio... :)

Consiglio di provarla...

27/01/11

post originale 18.09.2008

Stereotipi di vita rurale nei campi, contadini semplici, sempliciotti o decisamente tonti, dei veri e propri bifolchi. Lavorano e bevono... questo lo scenario nel quale è ambientato il film trash del 1987 della Troma di cui mi appresto a dare qualche cenno.

REDNECK ZOMBIES è un horror demenziale a basso costo, supersplatter e capolavoro del suo genere. Dato che non sembra esistere versione ufficiale italiana, il titolo resta l'originale americano ma tradotto letteralmente è: Zombi Bifolchi, un titolo tutto un programma! Poche parole sulla storia senza scendere nei particolari per non rovinare la possibile visione agli interessati (se mai ce ne fossero)!!! - Tre bifolchi preparano all'aperto il loro liquore artigianale quando un furgone in transito poco lontano perde il suo carico. Un bidone di scorie nucleari rotola giù, si apre e finisce in parte nell'intruglio alcoolico in via di preparazione. Qualsiasi cosa sia migliorerà il gusto, no? Provare per credere. Ed ecco - in un tripudio di effetti speciali - i corpi dei tre incoscienti trasformarsi in redneck zombies o, come dicevo prima, in zombi bifolchi. Cattivi e affamati di carne umana ma allo stesso tempo buffissimi. Lo splatter ha inizio... Come dice il trailer originale: in confronto a questo film 'Dawn of the dead' (ovvero 'Zombi') di Romero è Mary Poppins.

Vedere per credere!!!

25/01/11

La gattara

(27.10.2008)

Ogni volta che dal balcone mi capita di vedere la gattara del quartiere penso a quale sia il confine tra amore per gli animali (nella fattispecie i gatti) e la pazzia, in certi casi galoppante tanto per restare in campo animale. Non so se è una cosa generalizzabile, e immagino ci siano vari gradi di "gattagine" ma al momento ho l'esempio di una donna (di mezza età, che io sappia insegnante di lettere) che negli anni è degradata: da comune amante degli animali anni fa ad asociale gattara che passa le giornate tra i (suoi) amici-mici, non parlando con nessuno, inseguendo i cani con la scopa per difendere i gatti che fa dormire nella sua macchina-rottame parcheggiata (anzi abbandonata) da anni sempre nello stesso angolo del parcheggio, dove spesso dorme anche lei... ora non sto qui a giudicare, ci sono vari modi di amare gli animali e se lei è contenta così contenti tutti se non fosse per la puzza naueseabonda che si sente a decine di metri dalla sua macchina e per le discutibili condizioni igieniche (ho contato 15 gatti oggi intorno a lei) non idonee ad una zona abitata.

Con questo post non voglio offendere nessuna categoria, ne generalizzare. Mi sono limitato a raccontare una pillola di vita con riferimento alla mia gattara di quartiere sempre più simile al personaggio dei Simpson... che cattivo che sono!!!

22/01/11

Alex Vs Giulio

post originale 29/09/2008

Sono molto affezionato a questo post ed è la terza volta che lo pubblico.... non credo di avere "fan" che mi abbiano seguito anche nei due mie precedenti blog. In caso mi scuserà dunque chi sarà costretto a leggerlo nuovamente.

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- Questo post è il risultato di un sabato pomeriggio piovoso di un paio di inverni fa. Ho investito (o sprecato) il tempo guardando due film in dvd: "Arancia Meccanica" e "Milano odia: la polizia non può sparare".
Dato che parlo di film di oltre trenta anni fa mi limito solo ad un cenno sulle loro trame.

Arancia Meccanica (Clockwork Orange), 1972 di Stanley Kubrick basato sul romanzo di Burgess. Alex (Malcom McDowell) e la sua banda di "drughi" si divertono abusando di droga e violenza. Dopo una rapina non andata per il verso giusto e il tradimento da parte dei suoi amici Alex finisce in galera. "Cura" di riabilitazione e di nuovo per strada...

Milano Odia: la Polizia non può sparare, 1974, di Umberto Lenzi, per il mercato straniero il film è stato distribuito con due differenti titoli in inglese: "Almost Human" e "the Kidnap of Mary Lou". Giulio Sacchi (un fenomenale Tomas Milian) è un balordo, cattivo e allucinato che vive alla giornata che non si fa scrupolo ad uccidere per poche lire. La "svolta" della sua vita è il rapimento a scopo di riscatto di Marilù (o Mary Lou), la figlia di un imprenditore milanese.

Guardarli insieme è stata un esperienza cinematografica interessante, ho notato alcune similitudini nonostante gli spaccati di vita lontanissimi tra loro.

Il denominatore comune è la violenza o l'ultra violenza nelle due diverse realtà: una Londra futuristica e surreale e una Milano grigia, degradata e pericolosa. Film artistico il primo, ironico e sarcastico, ricercato nei dialoghi, negli ambienti e negli abiti; nudo e crudo il secondo, dove la violenza non è (solo) divertimento e svago come in Arancia Meccanica ma è soprattutto un modo per sopravvivere. In Arancia Meccanica si beve "latte +", in Milano Odia si prendono pasticche e si beve whiskey per mandarle giù; Alex e i suoi drughi passano il tempo assalendo barboni, derubando e stuprando per puro e semplice divertimento (come dire che per noia in una società moderna si fa anche questo), Giulio Sacchi invece compie atti balordi e violenti principalmente per andare avanti e "difendersi" in una città che lo ha emarginato, ma non disdegna nemmeno lui l'esasperazione della violenza gratuita a scopo di divertimento. L'intrusione nella villa e la scena del lampadario in Milano Odia per esempio sono al pari dell'intrusione e dello stupro nella villa di Arancia Meccanica, anzi probabilmente peggio... Lo sfonfo comune dei due film è (dal mio punto di vista) la lotta per la sopravivenza e l'emarginazione in due contesti culturali e geografici diversi, la critica ad alcuni valori della società moderna e la nuova lotta di classe, infinito sarcarsmo e polemica nei confronti di chi comanda.

Kubrick è il mio regista preferito e Arancia Meccanica un capolavoro che ho guardato decine di volte ormai... è duro e difficile da capire alla prima visione, la sua genialità è nell'essere un film "senza tempo" si immagina sia Londra degli anni settanta ma potrebbe benissimo essere un'altra città in un futuro indefinito, il sarcasmo e i retroscena erano validi quando uscì come lo sono ora. Invece come appassionato dei film con Tomas Milian posso solo dire che è un grande attore, in questo film lo dimostra indiscutibilmente, certo per motivi miei lo preferisco nei panni di Nico Giraldi nei vari "delitti"... (a parte la considerazione personale) Milano Odia non è il classico poliziesco all'italiana ma un noir d'altri tempi, con i cattivi come protagonisti e una violenza inaudita che rispecchia la realtà dei bassifondi e la lotta per elevarsi socialmente grazie al dio denaro, cosa che peraltro non si verifica nel film. Le mie scene clou, in Arancia Meccanica sicuramente il pestaggio del barbone ubriaco a inizio film, con tanto di dialoghi assurdi, e la sua vendetta dopo la riabilitazione di Alex; mentre in Milano Odia l'intrusione nella villa è quella che colpisce di più, oltre al significativo finale tra l'immondizia di un sobborgo degradato.

Nessuna presunzione nello scrivere questo post, un modo come un altro per passare il tempo e per rendere omaggio a due grandi film che consiglio a tutti. Buona visione!

20/01/11

Annie W.

(post originale 26.08.09)

Non tornerò più sull'argomento, almeno per un pò, onde evitare di sembrare monotematico e rendere il blog noioso. Qualche giorno fa ho pubblicato un post con "cenni" di ammirazione verso alcuni folli personaggi cinematografici. Ora dopo tanti anni sto rileggendo "Misery" di Stephen King del 1987, la prima volta fu al terzo superiore, molti molti anni fa...poi almeno altre 2 volte ma ormai erano 5 anni esatti da quando lo lessi in lingua originale poco prima di vedere la sua rappresentazione teatrale, in un piccolo teatro, messa in scena da una piccola compagnia locale. Non male come idea, ricordo angoscia e suspance in sala nonostante si sapesse benissimo come sarebbe finita.
Beh, mi trovo ancora all'inizio della lettura ma voglio rendere onore e gloria a uno dei personaggi più inquietanti di King: Annie Wilkes. Uscì anche un film, il quale rende solo vagamente l'idea di cosa sia Annie. E' una donna fanatica, lunatica e instabile che ha l'opportunità di avere tra e mani il suo scrittore preferito che scampato alla morte dopo un incidente stradale subirà terribili torture dalla sua salvatrice/carceriera, la sua ammiratrice numero uno - per la cronaca Fathy Bates vinse l'oscar come migliore attrice nel 1990 per l'interpretazione di Annie.
Come al solito non vado oltre, non volendo rovinare la lettura a chi non conoscesse il romanzo.
Ci sono delle parti del libro in cui le descrizioni di King (come spesso accade nei suoi romanzi) fanno letteralmente accapponare la pelle. Ci si immedesima nella vittima, il povero paul Sheldon, si sente il suo dolore e si prova il suo terrore; voglio che si salvi e che si vendichi. Allo stesso tempo però sono curioso e impaziente: non vedo l'ora che Annie faccia qualcosa di folle e instabile.
I miei omaggi a Annie W. dunque...
Probabilmente in futuro rileggerò altri vecchi romanzi di King, sono certo che saranno ancora una volta ottime letture.
Citazione:
...ho pregato. Ho detto: "Dio mio, puo' darsi che Paul Sheldon sia morto quando torno a casa" ma Dio ha risposto: "Non lo sara'. L'ho risparmiato perche' tu possa mostrargli la via".

18/01/11

"FEED ME A STRAY CAT" e altre follie...

(post originale 28.07.2009)

Ricordo ancora quella sera al cinema, finalmente un film volutamente kitch e pacchiano, di un genere che spesso cade del demenziale con banalità, questo ha sempre mantenuto il suo livello superiore invece. Sono passati quasi 10 anni ormai, nel frattempo l'ho rivisto varie volte, l'ultima pochi giorni fa e proprio questa volta è scattato qualcosa, si è trasformato in uno dei miei film preferiti così all'improvviso. Sto parlando di AMERICAN PSYCHO, tratto dal romanzo di Bret Easton Ellis, uscito nelle sale nel 2000.
La sigla iniziale, un musica classica inquietante, schermo bianco e gocce di liquido rosso che colano giù... ci si aspetta sangue ma è solo la guarnizione rossa di un piatto sofisticato in un ristorante di lusso. Per il sangue ci sarà tempo dopo! Il protagonista del film è Christian Bale, che nella parte è perfetto e inquietante. Completamente bruciato dalla vanità, dai soldi e da successo...
Trattandosi di un giallo/thriller non posso parlarne per evitare che qualcuno che non l'abbia visto si rovini la visione ma posso citare alcuni passaggi dallo script in lingua originale (in italiano secondo me, almeno la prima citazione suona in modo molto più volgare e violenta):

"You're a fucking ugly bitch.
I wanna stab you to death...
and play around with your blood"

"I have all the characteristics of a human being--
flesh, blood, skin, hair-- but not a single, clear, identifiable emotion,
except for greed and disgust.
Something horrible is happening inside of me, and I don't know why. 
My nightly bloodlust has overflowed into my days.
I feel lethal, on the verge of frenzy.
I think my mask of sanity is about to slip".

Scene che al cinema tra l'orrore del pubblico a me portavano alla risata, mentre altri erano disgustati... è solo spirito di osservazione diverso, ogni cosa vista da un punto di vista differente assume un significato differente. Motoseghe, teste e sangue a me fanno ridere in quanto nell'insieme è una grossa pacchianata. Altri inorridivano per il sangue cinematografico invece, vedono solo quello.
E poi è possibile che certi film possano quasi ipnotizzarti?
Mah, mi chiedo spesso dove sia la normalità, ultimamente ancora più del solito sia per le questioni importanti che scandiscono la vita sia per le cose di contorno come ad esempio l'ascolto di un cd o la visione di un film. C'è confusione alla ricerca di un equilibrio forse.
...e sarà normale affiancare un film di questo tipo ad altri film preferiti come "fight club", "arancia meccanica", "milano odia la polizia non può sparare", "evilenko" e "il silenzio degli innocenti"? si può essere fan della follia senza essere folle?  Sto delirando...

Perchè non torno alla visione de "il piccolo lord" e altri film tranquilli???

15/01/11

sclero/non sclero

(post originale 19.08.2009)

Ormai ragiono a "scleri/non scleri", ovvero si sta bene solo quando lo sclero causato da elementi esterni è minore. Purtroppo un certo livello di alterazione del proprio stato di pace/tranquillità c'è e ci sarà sempre, quindi parlo di sclero minore, lo sclero inesistente non esiste.

Qualcosa andrà ad intaccare la tua tranquillità, il che può essere un sms che non parte, il segnale della tv che salta durante la finale dei 100 metri, la connessione a internet che non va quando ti mancano pochi mega per scaricare il film che avresti voluto vedere la sera stessa... questi sono esempi di cose più o meno riparabili e alle quali si trova una soluzione. Il brutto è quando le difficoltà, gli "scleri potenziali" sono causati dalle persone...la mente umana è capace di tutto. Parlo di scleri potenziali in quanto pur non essendo ancora capitato nulla ti senti come sul bordo del precipizio alla mercè degli altri, in situazioni tali che non puoi semplicemente girare i tacchi. Onde evitare di mettere il piede in fallo, semplicemente ci si ferma a valutare gli eventi, sperando di non cadere.
Ci sono poi gli scleri veri e propri, sempre (ovviamente) causati da qualcuno passando o non per lo stadio precedente (quello dello sclero potenziale)... qui ci si dilungherebbe troppo, ognuno ha i suoi equilibri e lo sclero totale avviene in base al livello di fastidio/disturbo si dà a tali equilibri.

Non credo di essermi impantanato troppo in questo mio post, troppo spesso è difficile scrivere ciò che si pensa, rileggendo ciò che ho scritto sembra abbastanza comprensibile. Ho scritto un post sulla mia visione delle sclero, ma solo perchè mi piace rimanere sempre sul soft non forzando mai, ma evidentemente le stesse e identiche cose potrebbero valere in un post del tipo: "rottura di *****/non rottura di *****" - (che bravo che sono, mi autocensuro)!
A volte poi capita di subire un "disturbo" senza sclerare troppo solo perche' si sa (o meglio si immagina e si spera) che sia una cosa momentanea, e che dopo si tornera' allo status precedente o a uno migliore... 

Sembra che il pantano si avvicina... meglio fermarsi qui.

10/01/11

strano hobby

(24.09.2009)

C'è chi riempie il proprio tempo libero collezionando oggetti delle più svariate origini, forme e prezzi e chi invece si concede attività più dinamiche come il trakking, lo sport in genere ma anche il giardinaggio e il bricolage... ce ne sono un'infinità di tutti i tipi e per tutti i gusti.
Ognuno passa il proprio tempo libero investendolo in qualche modo, dall'ozio sul divano facendo zapping (bell'hobby interessante)! alla lettura, alle sperimentazioni informatiche, ecc ecc. Sicuramente, escludendo le solite mode legate al periodo e al posto dove si vive come per esempio: "tutta la città nella stessa palestra appena aperta" perchè fa figo, di sicuro esistono attività più personali che potrebbero non avere molti seguaci. E sono queste ultime quelle che ti rendono il tempo libero colmo di piacere e divertimento.
Lasciamo perdere chi non ha tempo per gli hobbies o che non ha voglia di fare attività ricreative di alcun tipo... se no vado fuori tema oggi.
Tutta questa premessa per descivere l'hobby più strano che abbia mai sentito, anzi visto dal vivo ma non so chiamarlo con un nome, improvviso: "avvistatore di aerei e ascoltatore dei dialoghi tra torre di controllo e piloti"... basta avere la passione per gli aerei, sapere gli orari dei decolli, potersi recare spesso in un aeroporto (meglio se piccolo in quanto meno complicato trovare un punto tranquillo per l'ossevazione) ed avere una ricetrasmittente settata sulle frequenze della torre di controllo.
Affascinante o noiso non saprei dirlo, ma questa persona conosciuta per caso era sicuramente contenta di quel che faceva per passare il suo tempo.

Il mondo è bello perchè è vario.

06/01/11

Moderne Mancanze


PostOriginale - 6.10.2009 (riproposto perche si è ripresentato lo stesso problema)

"Spartiti, 60 Euro con Masterdard. Corso avanzato di armonia: 480 Euro con Mastercard. Lo strumento che hai sempre sognato: 1300 Euro con Mastercard. Suonare al matrimonio di chi ti ha detto 'o me o la musica': non ha prezzo. Ci sono cose che non si possono comprare, per tutto il resto c'è Mastercard".

Così diceva uno degli spot.

Mi frullano in testa queste frasi pubblicitarie ultimamente, e penso a ciò che non si può comprare ma che a tutto il resto ci pensa una carta di credito Mastercard. Invece? Nonostante la mia carta sia una Visa il concetto non cambia, almeno in teoria. In pratica è tutto diverso. Per problemi tecnici e disservizi bancari vari sono all'ottavo giorno senza carta, e anche le cose più semplici diventano complicate da fare. Spesa al supermercato: 45 Euro in contanti. Benzina: 30 Euro in contanti. Abito in lavanderia: 15 Euro in contanti. Il brutto non è la modalità di pagamento ma come prelevare il contante, dato che la mia carta è anche bancomat... Unico modo è fare la fila e prelevare alla cassa (orari e tempo permettendo), all'antica ma quello che si preleva è limitato. Non mi va di portare più dello stretto necessario in tasca e allora l'handicap diventa maggiore. Con l'andare dei giorni ho sempre più fastidio e sempre meno voglia di fare acquisti anche se necessari. Lasciando perdere la legge di Murphy poi, anche in questo caso non poteva mancare. Non hai possibilità di acquistare con carta di credito? Non hai contante dietro? Ecco che la legge di Murphy infierisce facendoti trovare tutto in offerta: voli a 1 centesimo (acquistabili solo online), scarpe a metà prezzo (ma non hai contante), ecc, ecc.

Ci sono cose che non si possono comprare, per tutto il resto c'è... per tutto il resto devo rinviare gli aquisti! Aspettiamo che la nuova carta arrivi. E confermo che è un oggetto fondamentale, senza non è certamente impossibile vivere ma molto più scomodo però...

04/01/11

Rosmarino

post originale 12.10.2009

No, no. Non comincio nessuna rubrica sull'erboristeria, solo una piccola storiella capitata. un po' di tempo fa.

Gita fuori porta, solo a una mezzoretta da casa, tra i monti e i boschi in cerca di noci, castagne e fughi. Ci attraversa un paese famoso per il suo castello, nulla di clamoroso a dire il vero ma ben tenuto e con una splendida vista della valle. Vale proprio la pena visitarlo. Si parcheggia e si va su per il sentiero.
L'occhio mi va subito su un enorme cespuglio di rosmarino in fiore, sembrava più un albero che un cespuglio. Subito penso di prenderne un rametto da ripiantare in casa, pollice verde permettendo, dovrei riuscirci. Parlando proprio di ciò con altri amici dico pure che ero particolarmente colpito dall'aroma che emanava, mai sentito un rosmarino così profumato. Pochi secondi, ci guardiamo in faccia e scoppiamo a ridere. Il rosmarino era si profumato ma l'odore che caratterizzava l'aria là intorno era di qualcuno che si stava fumando un bel tubo!!! Tra le risate dimentico di portar via il rametto e si continua la rampicata verso il castello.

Per la cronaca non sono stati trovati ne noci, ne castagne, ne funghi ma è stata una bella passeggiata.

02/01/11

Terra bruciata

post originale 20.10.2009


Alcune persone sembrano goderci comportandosi in modo tale da crearsi terra bruciata. Il vuoto intorno puoi crearlo distruggendo qualsiasi tipo di rapporto, bruciando tutto ciò che hai intorno.

Impossibile comprendere perchè si continui a vittimizzarsi quando comportamenti asociali persistenti, ripetuti nel tempo e diretti verso chiunque si conosca, vanno a guastare i rapporti. Forse sarebbe meglio parlare di comportamenti sociopatici piuttosto che asociali in quanto "asociale" dal mio punto di vista potrebbe persino essere un complimento, che non tutti meritano però...

Scopire "altarini" e capire che ciò che vedi oggi era già accaduto nello stesso identico modo in passato, con persone diverse e in ambienti diversi è illuminante. Ai miei occhi non c'è più una vittima incompresa (anche se sospetti di manie di persecuzione c'erano). Ora c'è qualcosa di diverso: una mina vagante che gode a crearsi terra bruciata intorno.