25/01/11

La gattara

(27.10.2008)

Ogni volta che dal balcone mi capita di vedere la gattara del quartiere penso a quale sia il confine tra amore per gli animali (nella fattispecie i gatti) e la pazzia, in certi casi galoppante tanto per restare in campo animale. Non so se è una cosa generalizzabile, e immagino ci siano vari gradi di "gattagine" ma al momento ho l'esempio di una donna (di mezza età, che io sappia insegnante di lettere) che negli anni è degradata: da comune amante degli animali anni fa ad asociale gattara che passa le giornate tra i (suoi) amici-mici, non parlando con nessuno, inseguendo i cani con la scopa per difendere i gatti che fa dormire nella sua macchina-rottame parcheggiata (anzi abbandonata) da anni sempre nello stesso angolo del parcheggio, dove spesso dorme anche lei... ora non sto qui a giudicare, ci sono vari modi di amare gli animali e se lei è contenta così contenti tutti se non fosse per la puzza naueseabonda che si sente a decine di metri dalla sua macchina e per le discutibili condizioni igieniche (ho contato 15 gatti oggi intorno a lei) non idonee ad una zona abitata.

Con questo post non voglio offendere nessuna categoria, ne generalizzare. Mi sono limitato a raccontare una pillola di vita con riferimento alla mia gattara di quartiere sempre più simile al personaggio dei Simpson... che cattivo che sono!!!

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