16/02/15

Post cubano 4: bagno nella storia...

In un posto ricco di storia coloniale, e di storia contemporanea di una certa rilevanza di cose da vedere ce ne sono tantissime. Lasciare da parte l'idea che ci si trova ai Caraibi però è quasi impossibile e non andare al mare anche se gennaio e' nel pieno dell'inverno cubano (una nostra estate tiepida per intenderci a livello di temperature) sarebbe un vero peccato.
 
Nei ritagli di tempo, a seconda del posto, o nelle giornate dedicate esclusivamente al mare è stato possibile visitare alcune spiagge e un paio di cayos.... resto del parere che andare a Cuba solo per il mare sia uno preco, ma se si decide di farlo beh, che mare!!!
 
Ci sono posti completamente sfruttati turisticamente con alberghi e resort uno dopo l'altro, ma ci sono anche posti più "appartati" dove è possibile godersi la spiaggia e il mare con più tranquillità.
 
Spiagge di sabbia bianca, e acqua con svariate tonalità di celeste, azzurro, verde e blu... palme e mangrovie sulla spiaggia. Esattamente come la copertina di una rivista di viaggi.
 
Le mie impressione sulle spiagge tutte positive. Sul loro utilizzo ho alcune riserve invece....
 
Spesso si sono mostruosi alberghi o struttere turistiche a pochi metri dalla spiaggia che deturpano il paesaggio. Il contrasto tra spiaggia, mare e alberi con un mostro di cemento non è bello ed è quantomeno discutibile. A molti turisti va bene così. Bisogna accontarci per forza allora.
 
Cayo Jutias a ovest della capitale ho per fortuna solo una struttura sulla spiaggia che è abbastanza sobria, in legno che si abbina al territorio circostante. Fondamentalmente è un bar/ristorante e terrazza sulla spiaggia.
 
La playa de Ancon e le piscine naturali dalle parti di Trinidad. Praticamente sono la stessa spiaggia a distanza di qualche chilometro. Stesse caratteristiche già citate prima con alberghi e residence sul mare...
 
Cayo Santa Maria vale due parole in più. Posto un tempo isolato ma poi collegato alla terra ferma con una serie di ponti e viadotti. Per entrarci la polizia chiede il passaporto! Solo i turisti stranieri possono entrare, oppure i cubani che ci lavorano. Una piccola tassa per percorrere la strada (mi pare 2 CUC/$ ma era incluso nella tariffa del taxi e si paga solo all'ingresso e non all'uscita del cayo)... Fermo restando la bellezza delle spiagge, il resto è un ecomostro e sono mostruosi anche alcuni personaggi che lo frequentavano.... solo alberghi, un paese artificiale che non è ne più ne meno di un nostro "outlet" a livello visivo con bar e ristoranti moderni, bancarelle, spa, negozi di souvenir... musica dal vivo alle 10 di mattina con le solite canzoni folcloristiche, e turisti che bevevano coctail... (come se in Italia per far trovare ai turisti ciò che si aspettano si mangiasse una bella pizza al piatto alle 10 del mattino ascontando "volare" oppure "o sole mio" dal vivo).... una cosa piuttosto fasulla. Al "paesino" io non ho resistito più del tempo di un caffè per poi raggiugere una spiaggia a detta del tassista brutta perchè sporca e abbandonata. Io invece direi "naturale" e non inquinata da ecomostri. Infatti era bellissima (Playa Salinas se non ricordo male)... per poi concludere il tour del cayo alla playa de la brujas. 15 CUC/$ a persona l'ingresso in spiaggia che avviene attraverso la recepcion di un albergo. A disposizione l'ombrellone, le relative sedie, docce ecc... e 12 CUC/$ da spendere al bar/ristorante dell'albergo. (Ma allora fare l'ingresso in spiaggia a soli 3 CUC/$ no?) Il tempo non è stato clemente quel giorno e già nel primo pomeriggio eravamo di ritorno verso Santa Clara, ma il mare bello lo abbiamo vissuto lo stesso anche se per poche ore.
 
Playa de Giron. beh, sicuramente nonostante tra quelle mezionate non si la più bella (a causa di un pontile - credo che sia una barriere frangiflutti ceh impedisce la visuale del mare aperto) ma è stata la più interessante. È nella Baia dei Porci, con annesso (ovviamente) albergo/resort sulla spiaggia e il piccolo museo de Giron dove ci sono cimeli e testimonianze di uno degli eventi fondamentali della storia contemporanea di Cuba. Un vero e proprio bagno nella storia (in tutti i sensi)!!!
 
Varadero. Una lingua di spiaggia lunga 20 chilometri e larga poche centinaia di metri. Spiaggia incredibile. Sono stati due giorni, inizialmente non pianificati lì, dedicati al relax e al mare. La zona dei grandi alberghi è quella più in fondo, per mancanza di tempo e di voglia non ci siamo andati, ma tanto la spiaggia è esattamente la stessa. Muovendosi in bici si è avuto la possibilità di fermarsi a fare il bagno in più posti di questa lunghissima spiaggia bianca... le differenze erano principalmente sullo sfondo lato strada, a volte alberi, a volte case, a volte piccole costruzioni. I grandi resort in questo caso li abbiamo evitati....
 
Beh, credevo di aver scritto di meno. Forse ho esagerato. Ho pure appena notato che in fondo di mare ne è stato fatto parecchio rispetto alle aspettative iniziali... tra spostamenti non sempre comodi, città e tantissime cosa da vere aver ritagliato il tempo per il mare è stato fondamentale per rilassarsi ogni tanto.
 
 
 
Inserisco una foto della Playa de Giron, quella che mi ha ispirato il titolo del post (che per misteri "informatici" non sono riuscito a centrare)!!!






10/02/15

Post cubano 3: McDonald a due minuti?

No, non è proprio così, nessun McDonald e nessun fast-food tipico del "nostro mondo".
 
Ciò è una delle cose che fa più effetto a dire il vero. Non certo perchè sarei stato interessato a mangiare un BigMac ai Caraibi, ma perchè indica la frattura che c'è tra Cuba e il resto del mondo a causa dell'embargo e di scelte ideologiche. Anche la mancanza di pubblicità è una cosa molto strana. Si potrebbe vivere in un mondo senza di essa, ma si fa fatica ad abituarsi... (Se si pensa che due dei posti turistici più importanti di Londra e New York per esempio sono perennemente illuminati da enormi pannelli luminosi, il contrasto è evidentissimo).
 
Anche la Coca-Cola è rarissima a Cuba. Credo che nei pochi posti dove la vendevano era con licenza messicana (sempre per motivi di embargo immagino). L'alternativa è la cola cubana, ne esistono un paio di versioni che se nn ricordo male si chiamano Tucola e Tropicola. Il "Cuba Libre" che noi comunemente beviamo fatto con la  Coca-Cola a 5-6 euro al bicchiere in Europa è fatto con una di queste bevande locali e con l'Havana Club che è il rum più diffuso in assoluto, ad un prezzo che a seconda dei bar va dai 2-3 CUC ($) in su...
 
Niente pubblicità e nessun pannello promozionale lungo le strade dicevo però di insegne e pannelli se ne trovano, e anche parecchi. Proclami rivoluzionari e propagandistici con frasi che in alcuni casi fanno un po' paura. Purtroppo al momento non ho più di 2-3 foto da postare (e anche in bassa risoluzione) come esempio di ciò che intendo. Bastano però per rendere l'idea.
 
 


 
 
 

08/02/15

post cubano 2: spostamenti

Spostarsi da una parte all'altra dell'isola.
 
Dopo aver letto vari siti specializzati e aver confrontato gli orari (quando disponibili), le distanze, i mezzi di trasporto e i prezzi si è pensato di muoversi in bus (temporaneamente accantonando l'affitto della macchina o uno spostamente interno con un volo nazionale).
 
Viazul è la compagnia di autobus per i turisti, buoni standard, sicuri e affidabili. È anche possibile prenotarli online e arrivare al terminal del bus già col biglietto stampato. Queste sono le informazioni che più o meno si trovano in anticipo sul web nei siti o nei forum specializzati.
 
Ciò che però non dicono è che a meno che non si sia già organizzato per filo e per segno il viaggio con l'aquisto anticipato dei biglietti, poi è di uno scomodo assoluto fare tutto in loco, con perdite di tempo assurde e il rischio reale di non partire.
 
I biglietti anticipati chiaramente non erano stati fatti perchè avevamo optato per l'elasticità del viaggio e per gli spostamenti "giorno per giorno" e allora ogni volta l'iter era questo:
 
- andare al terminal del bus Viazul (che non è sempre a portata di mano) fare la fila unica dove decine di persone si accalcano per comprare i biglietti o chiedere informazioni. Nessuna informazioni in giro per il terminal... nemmeno scritta a penna e affissa in una bacheca. Dunque non era improbabile farsi un'ora di fila solo per sapere l'orario del bus per il giorno dopo.
 
- nel migliore delle ipotesi comprare il biglietto e conservarlo fino al giorno della partenza
 
- il giorno della partenza andare al terminal almeno 1 ora prima dell'orario del bus, fare la fila e cambiare la prenotazione (già pagata la volta precedente) con un altro pezzo di carta stampato con una stampante ad aghi e dove c'e' simpaticamente scritto "e-ticket". Poi si fa la fila per per consegnare il bagaglio (stile check-in prima di prendere l'aereo)  e pagare la mancia-tangente al tipo dello sportello che chiede 50 centesimi a bagaglio nonostante sul biglietto c'è scritto che un bagaglio di 20 kg è incluso gratuitamente. Alla fine si fa la fila per salire sul bus....
 
Questo breve iter di 3 steps potrebbe essere semplificato per rendere la vita più facile ai viaggiatori... ma internet non è diffuso, quindi anche voler evitare la fila al terminal e fare un biglietto online non è detto che faccia risparmiare tempo. La prima connessione ad internet l'abbiamo trovata in un internet point dopo oltre una settimana! Tralascio che era chiuso per disinfestazione... Allora perchè non  chiedere in un'agenzia di viaggio? Provato anche quello. Fanno prenotazioni per il bus solo se la partenza è dopo 3 giorni.
 
Ovviamente imprevisti di vario genere possono capitare. Come per esempio che non c'è posto sul bus prescelto, che lo sportello chiude alle 16.30 e non si sapeva, che non hanno il resto e chiudono l'ufficio e girano tutto il terminal per cambiare di soldi con la gente ancora là che aspetta.... insomma ce n'è per tutti i gusti.
 
L'alternativa sempre disponibile, specialmente per le brevi distanze, è il taxi che raccoglie persone che hanno la stessa meta fuori dalla stazione dei bus e le porta a destinazione in alcuni casi con un prezzo molto simile a quello del bus.
 
Nonostante ci sarebbe piaciuto tentare la guida a Cuba, l'idea di affittare la macchina è stata definitivamente accantonata rendendoci conto giorno dopo giorno che alcune difficoltà avrebbero reso complicati gli spostamenti (oltre al prezzo non propriamente economico). Poche indicazioni stradali e poche stazioni di servizio in primis. Perdersi per strade ignote, non sapere dove andare, non sapere dove trovare la pompa di benzina successiva sarebbero stati dei grossi problemi, sicuramente più grossi di fare attenzione ai carretti, ai cavalli, alle bici, ai trattori che si trovavano in autostrada e alle strade un po' malandate.
 
Altro affascinante mezzo di trasporto sarebbe potuto essere il treno. È stato però impossibile reperire le informazioni utili sui tragitti e sugli orari. Anche solo per un breve viaggio sarebbe stato interessante ma l'unica volta che forse si poteva valutare uno spostamente del genere la stazione era chiusa con un bel cartello scritto a mano che diceva che il treno era rotto quel giorno e che il prossimo sarebbe stato il giorno seguente.... in pratica impossibile da valutare a causa della sua poca affidabilità specialmente se si ha poco tempo a disposizione, o da perdere.
 
Voli nazionali... gli itinerari e gli spostamenti effettuati erano tali da non considerare tale opportunità. Sarebbe stata uno buona opzione solo per la tratta Santiago-Havana ma non ci siamo spinti così a Est per valutare l'aereo.

05/02/15

post cubano 1

Da dove iniziare è complicato. Troppe cose, molte lette e rilette in siti più o meno specializzati e non vorrei scrivere nulla di scontato.

Belle città, bella gente, bel clima, belle spiagge... sono cose che si possono dire di tanti posti. Io personalmente riesco sempre a vedere anche  il brutto nel bello, o il bello nel brutto a seconda dei punti di vista perché cerco di non smettere di pensare e di non precipitare negli stereotipi.

E allora premetto che fare un viaggio del genere con 10 ore di volo per andare su una spiaggia a prendere il sole, alloggiare in un resort e andare a p*ttane non è il mio ideale di vacanza. Semplicemente perché le spiagge e i resort esistono anche in posti più vicini, e di p*ttane ne è pieno il mondo.

L'idea principale era di fare un po' di tutto, considerando di trascorrere un paio di settimane in uno stato socialista, sotto regime e sotto embargo, molto lontano in tutti i sensi dall'Europa e dove praticamente non c'è internet. (Il mio operatore telefonico mi proponeva una tariffa di roaming di circa 6 euro al minuto, io ho preferito disconnettermi dal mondo). E ancora dove la doppia valuta ha creato il modo dei cubani e il mondo dei turisti, con assurde differente di prezzo, disparità e difficoltà di accesso ai beni di prima necessità e tante altre cose che non sono riuscito a capire bene. Per fare un esempio, uno stipendio cubano è di circa 15-20 dollari al mese, pagato in moneta nazionale diciamo  in media 400 pesos. 1 dollaro vale 24 pesos. I pesos possono essere utilizzati per le spese di tutti i giorni nei negozi cubani, nelle bancarelle e nei chioschetti. Tutto il resto si paga in CUC (il peso convertibile, che equivale a 1 dollaro), Per esempio un ora di internet in uno dei pochi internet cafe pubblici costa 6 CUC, la benzina circa 1 CUC al litro...




La cosa di cui non sono mai riuscito a rendermi conto è stato proprio di come funziona la moneta, nel mio caso ho praticamente usato solo il CUC, ma considerando l'altra valuta e gli stipendi cubani era difficile capire l'entità delle spese. Come si fa a dire se lasciare una mancia di 10 euro in due (estorsione quasi obbligatoria)  alle impiegate della dogana dell'aeroporto dell'Havana che registravano la nostra entrata dopo la loro richiesta a bassa voce è tanto o è poco. Uno pensa, oddio la situazione è difficile qui.... potrei essere d'aiuto... ma non si riusciva mai a capire il limite tra necessità e abuso nemmeno in altre situazioni avvenute nei giorni seguenti.

Sicuramente comparare uno stipendio cubano con uno europeo e cercare di fare le percentuali di confronto è sbagliato perché escono fuori cose assurde. Esempio: il visto di uscita da Cuba da pagare in aeroporto dopo il check-in ammonta a 25 CUC, più di uno stipendio cubano. Come se per uscire dall'Italia si chiedessero non so, 1200 o 1400 euro...  Il cervello ha fuso subito da questo punto di vista e ho lasciato perdere le conversioni, ragionando in CUC che vale un dollaro ma per comodità lo consideravo come un Euro.




03/02/15

Profezia avverata....

Come da post precedente eccomi qui nuovamente.

La profezia si è dunque avverata.

Rimanere per due settimane senza connessione a internet, un po' per logistica e un po' per scelta è stata una liberazione mentale completa anche se in parte mi sentivo perso perché non è facile, per come sono abituato ora, a dover far affidamento solo su consigli, passaparola e informazioni parziali reperite in modo spesso fortuito. E mi riferisco solo all'organizzazione degli spostamenti e degli alloggi, tralasciando e-mail, skype, social network, media di vario genere, ecc, ecc....

Tornerò presto  con qualche post sul viaggio appena concluso, per ora solo un paio di foto. La prima e l'ultima che ho scattato con la compatta che avevo sempre in tasca.