20/04/12

La Mosca

Non mi sono dato all'entomologia, semplicemente dopo anni ho avuto la voglia di riguardare un vecchio film, "La Mosca" appunto...

Il motivo? Guardo spesso vecchi film, alcuni solo perché mi sono rimaste impresse alcune scene, altri perché sono capolavori, altri perché mi ricordano qualcosa di personale.... insomma c'è sempre una ragione valida legata alle concause. L'ultima "concausa" è stata una notte insonne, o almeno il sonno che tardava ad arrivare. E così che è cominciata la visione del film scaricato pochi giorni prima.


Serve a qualcuno che parli di un film di 25 anni fa? Probabilmente no, e non è nemmeno il caso di consigliarlo anche perché chi è appassionato del genere lo conoscerà già. A me è sempre piaciuto, dalla prima visione quando facevo le medie, e per tantissimo tempo ho conservato l'immagine a mio dire disgustosa del bigattino gigante. Ora invece con l'evoluzione degli effetti speciali a cui ci siamo troppo abituati fa meno senso, così come molte altre scene. Su questo punto mi ripeto, sono sicuro di averlo già scritto in altre occasioni, preferisco gli effetti speciali del passato a quelli digitali: col computer si può far potenzialmente tutto su un monitor, con l'analogico bisogna creare veramente qualcosa in cui conta la creatività e la manualità degli addetti ai lavori.

Mi sono reso conto che non so come concludere il post, probabilmente ci sarebbe qualcosa da aggiungere ma per questa volta tronco così. Ho inserto il link di mymovies proprio sotto la locandina del film, nel caso ci fossero interessati alla sua recensione...

14/04/12

Male fisico

Di solito sono fatalista e anche un po' cinico, però guardando ciò che è successo oggi sono rimasto di stucco provando male fisico... un forte magone e una tristezza infinita. Guardo lo sport in tv o su internet a seconda dei casi con una certa regolarità e pur non essendone patito sono sempre informato (anche per deformazione professionale) ma ciò trascende da quello che è successo oggi pomeriggio. Vedere in diretta un giocatore che si accascia a terra, che ha le convulsioni mentre cercano di rianimarlo, i pianti dei compagni e l'ambulanza tarda ad arrivare... poi ancora cercare ovunque notizie e aggiornamenti su quello che sta succedendo rendendosi conto di avere gli occhi lucidi e la voce spezzata fino a quanto arriva la conferma della morte del giocatore del Livorno Morosini, un ragazzo di 25 anni. Senza parole. Solo cordoglio.


La stessa identica sensazione l'avevo provata mesi fa per Simoncelli, e la ricordo benissimo anche se ormai sono passati quasi 20 anni, per Senna. La morte vista in diretta in tempo reale.

Di solito non sono così "personale" nei miei post, ma oggi mi sentivo di condividere questa sensazione qui sul blog, non so se sia sbagliato a farlo ma tant'è...

13/04/12

Sopravvissuto anche questa volta...

... all'ennesimo venerdì 13.

E' diventato quasi banale ormai scrivere qualcosa a proposito, o almeno qualcosa di originale. Capiteranno sicuramente altre occasioni ma per questa volta mi fermo qui inserendo una vecchia canzone degli U2 che con questa data ha poco in comune (ma che non ascoltavo da tanto e che ho "riscoperto" oggi).



new year's day

12/04/12

Muri, piantine e persone

Si può parlare ai muri, non reagiscono e non danno soddisfazione. Si può parlare alle piantine che si hanno in cortile, anche loro non reagiscono e non danno soddisfazione, a meno che non ci si sforzi tanto nel pensare che c'è qualche sorta di legame spirituale tra la propria mente e il vegetale, ma io a queste cose non ci credo.




Tuttavia sono convinto che ancora meno dei muri e delle piantine possano dare soddisfazione le persone... A volte dire che è come parlare al muro o che danno più soddisfazione le piantine è la pura verità, addirittura un'offesa verso i muri e le piantine che meriterebbero più rispetto di alcune persone.


09/04/12

MISERY - S. King, 1987

Uno dei passi più impressionanti del romanzo, uno dei miei preferiti:

"Solo un minutino ancora, Paul", promise lei mentre svitava il tappo deldisinfettante. Gli versò un liquido denso e color rosso scuro sulla cavigliasinistra. "Solo un minutino ancora e abbiamo finito. " Mise di piatto la lama
dell'ascia, facendosi affiorare i tendini nel braccio muscoloso e Paul vide ammiccare l'ametista sull'anello che portava ancora all'anulare. Annie versò betadina sulla lama. A lui arrivò l'odore, quello di un gabinetto medico. L'odore che annunciava un'iniezione. "Solo un po' di dolore, Paul. Non sarà terribile". Rigirò l'ascia per bagnare anche l'altro lato della lama. Paul ebbe tempo di vedere qualche lieve fioritura di ruggine su quel lato, prima che si tingesse di rosso."Annie Annie oh Annie ti prego ti supplico no non farlo Annie per l'amor delcielo ti giuro che farò il bravo lo giuro davanti a Dio che sarò bravo ti prego dammi una possibilità di essere bravo OH ANNIE TI PREGO LASCIAMI ESSEREBRAVO...". "Solo un momento di dolore. Poi tutta questa brutta storia sarà acqua passata per sempre, Paul. "Si buttò il flacone aperto dietro la spalla. La sua faccia era vacua, spenta,eppure così terribilmente solida. Fece scivolare la mano sul manico dell'attrezzo, fin quasi sotto la lama. Impugnò il manico più in basso con la sinistra e divaricò le gambe come un boscaiolo. "ANNIE OH TI PREGO TI PREGO NON FARMI MALE". Gli occhi di lei erano miti e svagati. "Non temere",  lo rassicurò. "Sono un'infermiera esperta."La scure scese sibilando e si conficcò nella gamba sinistra di Paul Sheldon,appena sopra la caviglia. Il dolore gli esplose per tutto il corpo come un fulmine gigantesco. Un getto di sangue rosso scuro le inzaccherò la faccia come colori di guerra indiani. Macchiò la parete. Sentì la lama cigolare contro l'osso quando lei disincagliò l'attrezzo. Si guardò incredulo. Il lenzuolo stava diventando rosso. Vide agitarsi le dita del suo piede. Poi vide lei che sollevava nuovamente nell'aria l'ascia gocciolante. I capelli le erano sfuggiti dalle forcine e ora le pendevano intorno a quel viso svuotato.

Paul cercò di tirarsi indietro nonostante il dolore alla gamba e al ginocchio e si rese conto che stava spostando la gamba ma non il piede: riusciva solo adilatare lo squarcio, spalancandolo progressivamente come una bocca. Ebbe ancora il tempo di constatare che ora il suo piede era attaccato solo dal tessuto molle del polpaccio, poi la lama piombò di nuovo su di lui, precisamente nello squarcio, tranciandogli del tutto l'estremità e affondando nel materasso. Le molle guairono e cigolarono. Annie estrasse l'ascia e la gettò via.

07/04/12

06/04/12

06-04-2009


(per non dimenticare)


04/04/12

Settimana Santa

Il titolo del post non è a scopi religiosi... ma a pochi giorni da Pasqua è difficile trascenderne specialmente quando ci si trova in un posto dove ogni singolo giorno della Settimana Santa c'è una processione. Anzi non una, ma varie (una per ogni chiesa all'incirca)... dal pomeriggio a notte fonda. Alcune volte capita che si intersechino tra loro o che si uniscano una all'altra. 

Bande, confraternite, bambini urlanti, uomini e donne urlanti, incenso, canti, vecchiette che piangono e cercano di baciare le statue dei santi in processione, lancio di fiori... e ancora vigili che rimuovono le macchine, strade bloccate, traffico paralizzato e negozi quasi tutti chiusi.

Ho solo fatto un piccolo elenco, senza commentare... 

Ho avuto tempo per fare quattro passi senza allontanarmi da casa e seguendo la musica della banda ho intercettato la prima processione, e subito dopo la seconda. Ho "battezzato" la nuova macchina fotografica comprata da pochi giorni. Andrà a sostituire la vecchia compatta ormai troppo vecchia e malandata e ad affiancare la reflex, che è troppo impegnativa per portarsela sempre dietro.

Questo è uno dei primi scatti, ritoccato con Gimp (che mi impegno di imparare ad utilizzare meglio), poi nei prossimi giorni ci saranno altre occasioni per fare altre foto, probabilmente nelle vie del centro.


02/04/12

Trash senza fine

Ormai c'ho fatto l'abitudine alle cose più comuni che capitano ogni giorno o più volte al giorno... e faccio finta di non vedere, oppure vedo e metabolizzo. Alcune cose invece sono completamente fuori dal mondo e seppur "comuni" da queste parti non capitano spesso.

Ho un paio di esempi.

Al distributore:
tipa dall'età indefinita tra i 40 portati male e gli 80 portati bene, truccata come una maitresse d'altri tempi in pigiama leopardato, vestaglia rosa, pantofole in pendant con la vestaglia ovviamente, piumino e casco. Stava comprando una bombola del gas. Poi l'ho vista tranquillamente andar via col suo motorino vestita come appena scesa dal letto (se non fosse stato per il trucco) e tra le gambe in precario equilibrio la bombola del gas...

Per strada:
due donne, mamma e figlia probabilmente. Una per strada stava insaponando la macchina per lavarla, l'altra le spruzzava l'acqua con un tubo dal terrazzo al primo piano. Effetto pioggia sulle macchine vicine e saponata sulla strada e sul marciapiede. 

Citati questi due piccoli esempi mi viene solo da sorridere quando vedo persone al supermercato in pigiama al sabato mattina, che mi ricordano un po' gli zombi di Romero, o chi getta le saponate per strada dopo aver lavato in casa. Ne hanno di strada per raggiungere certi altri livelli!

01/04/12

PESCE D'APRILE

Volevo scrivere qualcosa su questo giorno, ma non ho avuto tempo per mettere a punto un post ad hoc, e devo dunque miseramente fare un copia/incolla da questo articolo


Non è farina del mio sacco ma è interessante da leggere per chi non lo sapeva, magari esistono altre versioni più simpatiche ma a me è piaciuta questa:


"...l'idea di accostare gli scherzi a questa data abbia preso corda durante il regno di Carlo IX di Francia. Verso la metà del XVI secolo, in tutta la Francia le celebrazioni del nuovo anno cominciavano il 25 marzo e finivano una settimana dopo, il 1 aprile appunto. Nel 1564, attraverso il decreto di Roussillon, il re decretò l'adozione del calendario gregoriano facendo diventare così il primo giorno dell'anno il 1 gennaio. La leggenda vuole che molti francesi o contrari a questo cambiamento o che semplicemente se ne dimenticarano, continuarono a scambiarsi regali, festeggiando durante la settimana che terminava con il 1 aprile. Dei burloni però decisero di ridicolizzarli, consegnando regali assurdi, organizzando feste inesistenti, facendo nascere così la tradizione di fare scherzi il primo giorno di aprile

Il nome “Pesce d'aprile“, che si rivolge alla vittima degli scherzi, deriva dallo zodiaco: qualsiasi evento accaduto in quella data era relazionato con il fatto che il Sole lasciava la costellazione dei Pesci".