28/11/10

Il ritorno al grande trash

(post prima edizione 13.06.2010)

Ogni tanto precipito in caduta libera, lo so bene, ma serve per svagarsi e liberarsi la mente... e poi si tratta anche di piccoli ritorni al passato quanto magari certi film li guardavo da altri punti di vista. Ora nonostante la demenzialità sfrenata, se non imbarazzante, mi fa piacere perdermi in visioni alternative di film ormai quasi dimenticati. Questa volta è stato il turno di Arrapahao, degli Squallor, datato 1984 e classificato sin da subito il peggior film della storia del cinema italiano mai prodotto. Penso di essere d'accordo anche se negli anni successivi di cose inguardabili ma classificate come film da famiglie, cinepanettoni o simili ce ne sono stati parecchi. Per quanto riguarda questo film è un' apoteosi di sketch e dialoghi demenziali, completamente senza senso intervallato da pubblicità finte ovviamente super trash anche loro, e con finale immagini dell'Aida inserite per rendere il film qualche minuto più lungo, altrimenti sarebbe stato poco più di un cortometraggio probabilmente...

Che sogno Tinì Cansino (a quei tempi reduce da "Drive-in") nella parte di "Scella Pezzata".... :)

ARRAPAHO (1984) - script dell'introduzione

"Nella primavera del 1888 quando le nevi si scioglievano sulle montagne dell'Oregon e a valle i pini parlavano con i pini e le gardenie con le stesse, tre tribù gli Arrapaho i Cefaloni e i Froceyenne ques'ultima tribù nata da un incesto tra un tranviere gobbo e una nana antalofata ci fu una guerra che si ricordò negli anni e negli anni e negli anni e negli anneti e nei vigneti. Annata fantastica per il vin brulè fu ricordata per questi due episodi che non si dimenticheranno mai".

24/11/10

REGOLAMENTO

(Prima edizione 05.12.2009)


La prima regola del fight club è che non si parla mai del fight club
La seconda regola del fight club è che non si parla mai del fight club
La terza regola del fight club è due uomini per combattimento
La quarta regola del fight club un combattimento per volta
La quinta regola del fight club è niente scarpe e niente camicia
La sesta regola del fight club è il combattimento dura finchè vogliono i combattenti
La settima regola è che se questa è la vostra prima sera al fight club dovete combattere
-----
Nessuno è al centro del fight club oltre ai due uomini che combattono. Il fight club sarà sempre gratuito. Non si pagherà mai per entrare: noi vogliamo te, non i tuoi soldi.
-----
Quando sei al fight club:

Non sei i soldi che hai in banca
Non sei il tuo lavoro
Non sei la tua famiglia
Non sei quello che dici di essere a te stesso
Non sei il tuo nome
Non sei i tuoi problemi
Non sei la tua età
Non sei le tue speranze
Tu non sarai salvato. Tutti noi moriremo un giorno o l'altro.

e per concludere questa triologia di post dedicati a Fight Club cito un'altra delle frasi che più mi colpisce:

Noi non abbiamo una grande guerra nella nostra generazione, o una grande depressione, e invece si, abbiamo una grande guerra nello spirito. Abbiamo una grande rivoluzione contro la cultura. La grande depressione è quella delle notre vite. Abbiamo una depressione spirituale...

23/11/10

Scimmie spaziali/Progetto caos

(prima edizione 04.12.2009)

Tu non sei un delicato e irripetibile fiocco di neve.

Tu sei la stessa materia organica deperibile di chiunque altro e noi tutti siamo parte dello stesso cumulo in decomposizione.

La nostra cultura ci ha reso tutti uguali. Nessuno è più veramente bianco o nero o ricco. Tutti vogliamo lo stesso. Individualmente non siamo niente.

Siamo un gran mucchio di m*rda.

Tu non sei un delicato e irripetibile fiocco di neve.

22/11/10

L'arruolamento


(prima edizione 03.12.2009)

Il rispetto dei requisiti di corredo non garantisce l'ammissione all'addestramento, ma nessun candidato verrà valutato se non si presenterà equipaggiato con quanto segue ed esattamente cinquecento dollari in contanti per le spese personali di sepoltura.

Inoltre il candidato deve presentarsi con il seguente corredo:

Due camicie nere.
Due paia di calzoni neri.
Un paio di scarpe nere pesanti.
Due paia di calze nere e due paia di mutande comuni.
Un soprabito o giaccone pesante nero.
Sono inclusi gli indumenti che il candidato indossa.
Un asciugamano bianco.
Un materasso da branda militare.
Una ciotola bianca di plastica.

20/11/10

Mare impetuoso, scogliere e faraglioni...

Questo è un post particolare, direi che potrebbe anche essere quello conclusivo della serie ispirata all'isola di Maderia (con ovvi riferimenti al post precedente). Pubblico un video di circa un minuto e mezzo per rendere partecipe a chi si trova per caso a sbirciare sul mio blog su alcuni spettacolari scorci mozzafiato.

Punta de Sao Lourenco

18/11/10

Ops, ho perso il taccuino...

Ho perso il taccuino dove aveno annotato alcune righe sui nuovi post che avevo in mente di scrivere e ciò spiega il mio ritardo nel postare... e cosa scrivo ora? Questa cosa mi ha fatto modificare i miei piani. Non che negli appunti ci fossero chissà quali importanti spunti, ma alcuni erano simpatici/interessanti. Cercherò nella mia mente e torno presto. Credo in serata o domani.

Però carico una foto un po' strana con me presente. Ciò è piuttosto raro dato che non ho mai pubblicato una mia immagine sul blog, e non intendo su questo ma anche su quello di "libero" ormai semi-chiuso. Per la cronaca sono il tipo in acqua che a novembre si gode le ghiacciate acque dell'Atlantico nelle piscine naturali di Porto Moniz a Madeira.

13/11/10

Il mercato


Questo post, a differenza dei precedenti, non era stato preparato in precedenza. Ho avuto ora un flash del mercato di Funchal e ho aprofittato per scrive alcune righe qui sul blog. La visita della città principale è stata lasciata come ultima cosa da fare, a parte alcune passeggiate  fatte nelle serati precedenti. Quando sono fuori mi piace entrare nei supermercati e specialmente nei mercati, perchè è lì che si vede la vera gente locale Si potrebbe quasi dire che (nonostante i turisti siano ovunque) resta un posto "vero" ripetto alle vere attrazioni turistiche. Un normale mercato coperto, come si usano da noi diviso in due aree: frutta e verdura, e carne e pesce. La cosa che si nota subito è le diversità dei pesci in vendita: la maggior parte sono pesci "espada" da non confondere con il pesce spada. Si tratta infatti di un pesce degli abissi con il corpo allungato, sitle spatola, pelle nera, occhi grandi e denti aguzzi, a vederlo da vicino è un mostro di mare. Cucinato è tutta un'altra cosa però, ed è un piatto tradizionale locale. Poi ovviamente il baccalà che in Portogallo ovunque è diffusissimo, e tonno di tutte le taglie... insieme ad un'infinità di altri pesci mai visti prima.

La cosa clamorosa è stata la passeggiata, con tanto di assaggio e acquisto della frutta tropicale... certo che i tropici non erano particolarmente vicini ma nemmeno così lontani e la varietà di frutta di produzione locale era deliziosa, anche costosa ma sicuramene ne è valsa la pena... e poi dopo l'assaggio di vari tipi di frutti della passione -alcuni innestati con ananas, pomodoro, limone, arancia con un gusto incredibile- e poi mango, banane e altri tipi di frutta di cui ora non ricordo il nome. Una bella esperienza specialmente dolce e gustosa direi e poi ne ho comprati vari come "souvenir" alternativo. Alcuni sono ancora in maturazione che mi aspettano :P

Beh, per la cronaca a proposito di souvenir strani, ho pure preso dei bulbi di piante tropicali su insistenza delle venditrice... sicuramente il mio pollice verde non permetterà a quelle povere piante di passare l'inverno ma ci proverò.

11/11/10

La scelta



Premessa sulla scelta: nulla di vitale!!!

Scegliere il luogo dove mangiare in certi casi può far perdere parecchio tempo. Più opzioni sono disponibili più l'imbarazzo della scelta rende le cose difficili o impossibili. Invece in casi "estremi" è tutto semplicissimo: causa imprevisto si è fatto tardissimo e la fame si fa sentire alle 15.30 non avendo ancora pranzato. In questo caso non esisge dover scegliere ma si prende il primo posto che capita. fortunatamente non ci sono Mcdonald's o simili nei dintorni e la fortuna vuole che il primo ristorante sulla strada sia caratteristica trattoria scavata nella roccia lavica... e che alle 16.00 avesse ancora la cucina aperta. Bruschetta, trota arrosto con contorni vari di verdure la mia scelta per poi prendere il caffè nel paese successivo dopo averlo visitato.
Bella vita se durasse, anzi forse è meglio dire se fosse durata... la bozza del post è stata scritta poche ore dopo "la scelta" ma la pubblicazione è avvenuta a distanza di alcuni giorni. La vita normale è già ricominciata.

10/11/10

Primo impatto



(foto scattate da me nel giro di pochi minuti l'una dall'altra)


A inizio novembre le temperature sulla costa sono pressochè identiche tra giorno e notte, e sono superiori ai 20 gradi. La cosa assurda è che con 15 km si arriva a quasi 2000 metri di altezza e le temperature precipitano incredibilmente. Si passa dal mare alla montagna in pochissimi minuti e la preparazione psicologica non va di pari passo con quella del vestiario. Si muore di freddo se non ci si copre. Anche i paesaggi sono spettacolari e variegati: sia passa dai bananedi sulla fascia costiera ai boschi di castagno più in su, fino ad arrivare alla vegetazione cespugliosa tipica della montagna.
In situazioni del genere per essere sempre preparati la soluzione è sicuramente quella di tenere sempre qualche maglia in macchina, insieme a infradito, boxer e telo da mare. Non si sa mai come evolverà la giornata...

09/11/10

Negozio cinese...



Borsa preparata in 20 minuti dopo tutti i buoni propositi dei giorni precedenti per non fare tutto all'ultimo momento. Invece l'immagine che mi si presenta è il letto coperto di vestiti più o meno pronti per essere messi in borsa di fretta e furia. Non è un grosso problema dato che sono diventato piuttosto pratico e veloce in questa attività. Dopo la partenza tutto sembra andato per il verso giusto ma ho avuto un flash, confermato la sera in albergo aprendo la valigia: ho dimenticato tutta la biancheria intima!!! Boxer e calzini lasciati tutti in blocco a casa... e pensare che li avevo selezionati, contati e poggiati sul letto con gli altri vestiti. Beh, gli imprevisti capitano e fino a quando non sono troppo gravi e si può trovare facilmente una soluzione... Nel mio caso bazar cinese a comprare il necessario/indispensabile. Fortuna che si trova sempre tutto ciò che serve. Nel mio caso 19 Euro e il problema è stato  risolto.

E a casa al mio ritorno, la biancheria era là che mi aspettava sul letto dove l'avevo dimenticata...

08/11/10

DISINTOSSICAZIONE

Avevo dimenticato quanto è bello resettare il cervello e mettere da parte gente, lavoro, impegni (pendenti), problemi di vario tipo e qualsiasi collegamento esterno: il cellulare spentoin un cassetto e internet volutamente evitato per una decina di giorni. L'unica cosa che non sono riuscito ad abbandonare del tutto è stato il tg dell'unico canale italiano disponibile. Dall'esterno le news del tg1 è un'esperienza terrificante. No Comment.
Beh, ora che sono di nuovo a casa vedremo se riuscirò a riportare sul blog alcuni dei miei appunti presi nei giorni scorsi. Non che mi sia applicato particolarmente in questo senso ma qualcosa verrò fuori. Per tornare a quanto scritto nella prima parte del post... purtoppo la disintossicazione intesa come svuotamento della mente è terminato nel momento stesso in cui sono rientrato a casa. Sono bastate poche ore per riprendere la routine.