28/11/11

LA COSA...

Dopo la parentesi di vecchi post appena chiusa, eccomi a tornare con qualcosa di nuovo...  effettivamente non sono molto creativo e sembrerà qualcosa di letto e riletto per altri film.

Ho appena guardato la nuova "cosa", o meglio "la cosa", versione 2011. Non so quando uscirà in Italia ma credo non prima del 2012 ormai. Miracoli dei torrents che rendono accessibile qualsiasi "cosa"... ops, gioco di parole involontario.

Non avevo letto nulla a riguardo, pensavo che fosse un comune remake del film del 1982 di Carpenter (che a sua volta era un remake di un film anni 50) che quantomeno per curiosità mi sentivo obbligato a vedere e invece  ho scoperto che si tratta di un prequel.




Il film racconta come viene scoperto l'alieno e in che modo esso si nutre e si confonde con gli umani... che poi è esattamente come nel film dell'82. Il film è sulla stessa lunghezza d'onda e non si può dire che sia fatto male. Certo io non ne sentivo la necessità e posso dire tranquillamente che non mi ha lasciato nulla, ma questo è un mio semplice pensiero personale. Io ho sempre una certa repulsione per i prequel e per i sequel anche se sono fatti bene li considero come qualcosa generato dalla voglia di sfruttare commercialmente il primo film, quello che probabilmente aveva avuto successo. Cosa che invece non penso, o penso meno, delle saghe... c'è una notevole differenza di fondo.

Trattandosi dell'inizio di una storia conosciuta molto bene non ci si aspetta certo qualcosa di differente rispetto a come va poi a concludersi il film e la mancanza di suspense lo rende prevedibile e poco coinvolgente. Insomma, lo sto massacrando? No, non è mia intenzione farlo... però se penso alle immagini scure, gli ambienti claustrofobici, la colonna sonora angosciante e anche al personaggio interpretato da Kurt Russel devo ammettere che la versione 82 non necessitava certo di un prequel dopo 30 anni; magari un remake per rendere omaggio a un grande film e a un grande regista ma un prequel non credo.

27/11/11

I FIGLI DELL'AMORE ETERNO script da "Un sacco bello" (1980)

(prima edizione 06/07/2010)




Carlo Verdone nel suo personaggio Ruggero, dal film "Un sacco bello".
Scena iniziale, al semaforo:


- Cià, noi siamo un gruppo di ragazzi no, che stanno fondando una comunità agricola nelle vicinanze di Città delle Pieve no cioè come alternativa all'inquinamento urbano cioè inteso non soltanto come scorie eccetera no, cioè inteso anche come inquinamento morale capito in che senso?
- no grazie
ma guarda che non c'è niente di politico in questo, cioè nel senso che noi siamo completamente al di fuori di certi giochi di potere capito? non so se al limite ci vuole fare un offerta cioè anche simbolica.
- ma credo di essere uscito anche senza soldi
comunque sia guarda io ti lascio questo opuscolino poi se eventualmente le nostre idee le trovi giuste...
- si si le trovo giuste le trovo giuste
- qua dietro c'è scritto il nostro indirizzo di città delle pieve così eventualmente ci puoi scrivere d'accordo? ciao buona giornata.


Ma il mio preferito di tutto il film è certamente quando racconta il suo ingresso nella comunità "I figli dell'amore eterno".


Cioè tutto è cominciato durante un aprile di circa due anni fa no, quando feci un viaggio in questa splendida no regione che è la toscana no, perchè ero un sacco desideroso di conoscere città come Firenze, Siena, Pisa, Lucca, Monteriggioni e tutta la Val di Chiana eccetera. e poi perchè ero sacco desideroso no di conoscere i quadri di Simone de Martini, del Beccafumi, del Sodoma, del Pinturicchio di Piero della Giovanna... (...) insomma di tutta questa gente qua no. Niente un bel giorno no, mentre mi trovavo a passare sul Ponte Vecchio a Firenze cioè sentivo proprio che quegli abiti che portavo addosso cioè un po' da fighetto un po' no da figlio di papà no cioè erano quasi diventato un peso no per me. Tanto è vero che decisi a livello conscio di disfarmene completamente, tanto è vero che feci un enorme pallottolone e lo buttai proprio giù nell'Arno no. Niente dopo un po' praticamente che ero rimasto nudo niente, uscii da Firenze no e cominciai a camminare per le campagne circostanti no, cioè mentre camminavo un sacco di fiori che si aprivano al mio passaggio e un sacco di profumo che si espandeva per tutta la campagna era veramente qualcosa di inebriante no. E poi un'altra cosa favolosa era proprio che gli uccelli, ma veramente un sacco di uccelli no, proprio che scendevano proprio dagli alberi no cioè quasi per parlarmi.
Cioè improvvisamente no, in fondo ad un sentiero vidi come la figura di un uomo no, vestito di bianco no, cioè dal cui volto veramente splendeva una luce un sacco strana no. Cioè ma la cosa ancora più strana era che mentre io mi avvicinavo a lui mi sentivo prima un sacco caldo no e poi un sacco freddo. Cioè quando giunsi a una distanza di 10-15 centimetri da lui no, cioè mi venne quasi spontaneo inginocchiarmi no per fargli questa domanda. Cioè maestro che cosa vuoi che io faccia per te? e lui rispose: love, love, love. ...e mi disse perchè non rimani qui con me questa notte, potremmo ripararci insieme sotto questa frasca. Anche perchè di notte no, un sacco di spiriti malvagi potrebbero turbarti durante questo tuo cammino, e niente allora io accettai no, e ricordo proprio che trascorsi proprio questa notte con lui no, sotto un cespuglio no. E veramente di notte proprio si sentivano proprio tutti questi spiriti malvagi no che aleggiavano intorno no. Però io cioè ero abbastanza sicuro, cioè anzi sicurissimo proprio perchè lui mi difendeva proprio con una lunghissima spada si fuoco. Cioè quando la mattina ci svegliammo no, cioè lui il maestro mi disse adesso prosegui, vai sempre diritto e in fondo a questo sentiero perchè troverai un grandissimo casale bianco no, con una grandissima piscina dove un sacco di ragazzi di tutto il mondo no, stanno formando una grandissima comunità no...

25/11/11

Klaatu, Barada, Nikto


(post originale 22.05.2010)


"Klaatu, Barada, Nikto" è la formula magica per impossessarsi del libro di magia nera "Necronomicon"... libro rilegato in pelle umana e scritto con il sangue.

Sembra che stia cominciando ad andare sul gotico e invece sto per decadere nel quasi demenziale.
Quello che sto citando è un film cult di inizio anni 90: "L'armata delle tenebre", da poco rivisto con molto piacere. Trattasi della conclusione della triologia de "La casa" che persino io sono riuscito a vedere solo una volta perchè mi turbò parecchio. Probabilmente ero più sensibile a certe scene una volta. La coseguenza è stata che non l'ho più voluto vedere per la seconda volta. Ora solo accennare alla trama de "la casa" fa sorridere, così come la maggior parte dei film horror o pseudo horror ma essendo uno dei primi del genere case infestate, demoni e oscure e inquitanti presenze ha fatto scuola. Esistono "la casa", "la casa 2" e poi il terzo episodio che cambia totalmente nome chiamandosi "l'armata delle tenebre" e dove dall'horror si arriva quasi al trash, però con scene, battute ed effetti speciali (del tempo) che hanno fatto la storia. Il protagonista del film si trova risucchiato nel medioevo e deve combattere per riuscire a trovare il modo di tornare nella sua era. Recitando male la formula magica citata nel titolo del post un esercito di scheletri (goffi e volutamente buffi) si animano per impossessarsi del libro magico.

La scena dell'avanzata dell'esercito di scheletri verso il castello è veramente incredibile, tutta in stop motion. Ora con gli effetti digitali sarebbe certamente un'altra cosa, ma io preferisco le cose tradizionali. Col digitale tutto è possibile, con gli effetti analogici bisognava ingegnarsi e creare veramente gli effetti speciali...
Scrivendo questo post e ricordando questo film mi è venuta in mente la penultima volta che guardai "L'armata delle tenebre"... stimo che fosse il 2005, una serata surreale in cui tutto capitò per caso. Incontrai degli amici a fare la spesa in un supermercato aperto 24 ore in tardissima serata, anzi direi notte fonda (ricordo bene che era un sabato) e si decise di concludere la serata insieme. A casa per bere qualcosa... in tv stava cominciando "Army of Darkness", in lingua originale in quell'occasione. Strana serata. Altri tempi...

24/11/11

Borotalco

(post prima edizione 30.06.2010)


Un film anni 80 con Carlo Verdone ed Eleonora Giorgi,. Una bellissima citazione di Manuel Fantoni (l'architetto):

...la mia vita è stata un’odissea. Sempre qua, là, in giro per il mondo. Un bel giorno me ne andai a Genova, perché avevo optato per il mare… e là, mi imbarcai su un cargo battente bandiera liberiana. Per due anni girai il mondo e non seppi mai che cazzo trasportava quel cargo, ma forse un giorno lo capii: droga!

Borotalco, 1982

(per la cronaca, c'è un piccolo cameo di Moana Pozzi nel film)

23/11/11

Human Flesh Fast Food



(prima pubblicazione 19/08/2010)

Ho guardato il film di Peter Jackson, "Lovely bones" con discutibile traduzione del titolo in "Amabili resti"... Nonostante non sia particolarmente attratto dai suoi film riconosco che fa molto bene il suo lavoro. Quello che ho voluto fare dopo aver visto l’ultima sua opera è stato procurarmi i suoi primi film (che non avevo mai visto ma dei quali avevo solo sentito parlare). B-movie incredibili! Non ne parlerò perché  il web è pieno di recensioni ma mi limiterò a citare qualche frase che mi ha colpito particolarmente dal primo film “Bad taste – Fuori di testa” del 1987.

Il film è ambientato nello sperduto villaggio di Kaihoro (Nuova Zelanda) 70 abitanti…

Ma perché gli alieni sono tanto violenti? Già, non sembrano così ansiosi di stringerci la mano. Mi sa che abbiamo a che fare con un nutrito branco di extra-terrestri psicopatici. Come quella strana combriccola che obbediva a Charlie Manson. La loro strategia è di cominciare da un piccolo centro, forse la prossima volta sceglieranno un obiettivo più grande: Christchurch, Wellington…
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 Invaderò il mercato con i bocconcini di carne umana. L’ottimo sapore della carne di homo sapiens spazzerà dal mercato gli altri prodotti come una tempesta. Quando i dirigenti delle catene di fast food avranno assaggiato il nostro prodotto daranno il via alla produzione… Tra un anno il tritacarne gigante arriverà dal cielo e i raggi del sole risplenderanno sulle sue superfici cromate e nessuno riuscirà a fermare la maxi produzione di humanbuger!
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Immagino che lei si stia domandando perché mai si trova immerso nel famoso minestrone alle undici erbe. Domani lei sarà il piatto forte del pranzo. Sa noi adoriamo i sapori della cucina esotica, carne umana per esempio. Il caso ha voluto che lei sia la prima selvaggina catturata dal giorno in cui siamo arrivati, è naturale quindi che come ogni arrosto che si rispetti debba macerare alcune ore con le spezie. E’ un grande onore per lei! Ora la lasciamo solo almeno potrà schiacciare un pisolino… Io mi prenoto la testa, così potrò succhiare il cervello.
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Le trascrizioni sono rivisitate… solo la prima e l’ultima sono fedeli, le altre sono degli spezzoni messi insieme in base alla mia creatività. Siccome questi film sono un po’ come i popcorn, uno tira l’altro… ispirato da una passione repressa per il genere (Troma specialmente) e dopo un po’ di ricerche su siti specializzati ho messo a scaricare un altro film dello stesso anno ma di produzione americana “Killer Klows”, (probabilmente ancora più trash) già visto anni fa ma voglio capire se a distanza di tempo le sensazioni nel rivederlo sono le stesse.

22/11/11

Cuori nella tormenta

Dando uno sguardo ai vecchi post ho notato di avere delle bozze non pubblicate. Si tratta di vecchi post importati dal mio vecchio blog. Li riesumo tutti (sono 3 o 4) e li pubblicherò nei prossimi giorni prima di riprendere la "produzione" originale... questo è il primo:


(dal vecchio post datato 30 luglio 2010)

Una breve citazione dall'ultimo film visto di Carlo Verdone... Questa volta è il turno di "Cuori nella tormenta" del 1984 in cui recita con Lello Arena e Marina Suma.

"Se tu mi chiedi com'è Bangkok, ti dico Bangkok è così, se tu mi chiedi com'è Jakarta, ti dico Jakarta è così; se mi chiedi com'è Roma ti dico Boh...non lo so...Roma è una città che sfugge, dove è diffcile fare progetti, oggi ci sei domani nun ce sei più"..

20/11/11

Il buongiorno si vede dal mattino (?)

Una cosa che per me era una semplice leggenda metropolitana si è avverata sotto i miei occhi. La caffettiera che esplode!!!



Descrivo i dettagli. Un caffettiera da 3 (non ti ottima qualità ma faceva un buon caffè), caffè in polvere e acqua, e ovviamente fornello acceso. Come si prepara la caffettiera è noto a tutti.

La sistemo sul fuoco e vado a sedermi di fronte al computer in attesa del caffè di solito leggo le news online giusto per cominciare bene la giornata... Non appena sento uno strano sibilo provenire dalla cucina mi volto e vedo la caffettiera esplodere. C'è stato anche lo scoppio, come un petardo di media potenza ma con il botto attutito dall'acqua, oppure come se si sentisse in lontananza in mezzo a un banco di nebbia. La caffettiera si è divisa in 3 parti: il serbatoio dove si mette l'acqua è rimasto al suo posto, la parte superiore è saltata urtando contro la cappa sopra i fornelli, e la parte centrale dove si mette la polvere di caffè ha urtato il frigo dopo aver preso una traiettoria diagonale. 

Caffettiera a parte il grosso problema è stato pulire, o cercare di pulire ovunque... dalle pareti al soffitto schizzi di acqua e polvere di caffè, sul pavimento, sul frigo, fino al confine col salotto. Nonostante abbia fatto il possibile si sente ancora odore di caffè e alcune pareti da bianche sono diventata color caffellatte. 

La fortuna ha voluto che in quell'attimo non mi trovassi in cucina, ma qualche metro più in là... miracoli degli ambienti aperti ho potuto vedere tutto da distanza di sicurezza.

La caffettiera è stata cestinata (anche perchè la filettatura si era disintegrata), non mi fiderei più di lei e per la cronaca la mattina dell'incidente il caffè l'ho preso al bar.

 Qui ci sta bene il titolo che ho dato al post: "se il buongiorno di vede dal mattino"... se capita qualcosa del genere è meglio rimettersi a letto se si può.

17/11/11

David Lynch

Facevo il primo anno alle superiori se non ricordo male, e grazie a Twin Peak scoprii David Lynch... col tempo ho avuto modo di guardare i suoi film, dai più assurdi ai più normali se così si possono definire. Alla ricerca di una delle rare sale che proiettasse il suo ultimo film Inland Empire 3-4 anni fa, alla Biennale di Milano a inizio 2008  per la sua mostra con i suoi disegni, foto, quadri, script originali e parti di set... e poi se penso a lui ho in mente un film per tutti: Elephant Man. Ricordo bene che mi fu tassativamente vietato di vederlo quando lo passarono in tv la prima volta, ero troppo piccolo, anni dopo mi ha letteralmente causato male fisico nel guardarlo. Un film che riesce a generare una sensazione del genere dev'essere per forza speciale.

Beh, avevo tralasciato il fatto che ho avuto la fortuna di visitare il paese dove girarono Twin Peaks e ho mangiato la famosa cherry pie con il "damn good coffee", e visto la cascata... ricordi di un secolo fa ormai.

 David Lynch ha appena pubblicato un cd: Crazy Clown Time. Come spesso accade per cose del genere ero titubante nell'ascoltarlo... ma effettivamente colpisce già dal primo ascolto. Un'ottima colonna sonora da tenere in sottofondo. 

Chiudo questo breve post inserendo la prima canzone dell'album:



14/11/11

Crisi d'astinenza

Esattamente come un tossico in crisi d'astinenza, così come mi immagino che sia almeno.

Ufficio e lavoro, il primo giorno dopo le ferie. Lasciando perdere la voglia pari a zero di star seduto davanti al computer per 8 ore, quello che covavo dentro erano pazzeschi dolori addominali. I postumi della colica vera e propria del pomeriggio precedente e qui ci vorrebbe una parentesi. Il pomeriggio precedente ero in viaggio di rientro a casa, e per la cronaca in aereo. Più di 2 ore di volo tra dolori e sudori freddi... tanto non c'erano altre soluzioni. Appena sceso piegato a metà riesco a procurare una pasticca e a ficcarmi direttamente a letto e la mattina come nuovo, ma affaticato come se avessi fatto ore di ginnastica.



Ecco, da qui si riparte... ufficio e lavoro, il primo giorno dopo le ferie e tutto il resto. Imprudentemente non avevo pensato a portarmi dietro le pasticche, in caso di una "ricaduta", che è puntualmente arrivata anche se non a livelli del giorno prima. Resisto, tanto ormai è quasi ora di timbrare il cartellino e via a casa alla ricerca del buscopan. Panico, non lo trovo, non ricordo dove l'ho messo, dev'essere con gli altri medicinali, sulla specchiera in bagno, sul tavolino dell'ingresso... insomma minuti di sudori freddi e vere e proprie crisi d'astinenza col terrore di stare male come il giorno precedente (con la differenza di non essere incastrato nel seggiolino di un aereo a 8000 metri d'altezza però e col pronto soccorso vicino il che è una bella sicurezza). Finalmente le trovo, finite dove non dovevano essere ma per fortuna le ho trovate. Ne prendo una e a letto. 

La mattina dopo fresco come una rosa... una doccia ed è come se non fosse successo nulla. Un incubo forse? 

11/11/11

|| - || - || (undici-undici-undici)



Porterà male questo palindromo così come se dice? anche se poi il realtà palindromo non è perché la data esatta è 11-11-2011..

Io non avevo proprio pensato a questa data come una possibile portatrice di sfortuna.ma direi che stando al periodo che si sta passando forse un pizzico di verità c'è.

Ne avremo conferma o smentita a breve.


Invece per me questo giorno, a prescindere dallla particolare circostanza numerica, resta quello delle castagne arrosto, il vino novello (anche se preferisco il vino vero) e di San Martino... la festa dei cornuti. Sono un tipo terra terra lo so :)

09/11/11

Polonia 2

La giornata tanto attesa è cominciata prestissimo... alle 7.20 ero già nella stazione dei bus in cerca di informazioni per raggiungerOświęcim, per la visita ai campi di Auschwitz e Birkenau. Tantissime agenzie organizzano escursioni in bus ogni giorno, ma avevo piacere di sbrigarmela da solo cercando di arrangiarmi, il che è anche un buon modo per guardasi meglio intorno, fare più attenzione ciò che si vede, interagire per chiedere informazioni ed evitare di perdersi o sbagliare qualcosa. Avevo letto di minibus che portano direttamente ai campi, ma pensavo che fossero facilmente indicati invece non è proprio intuitivo muoversi ed informarsi tra le banchine della stazione dei bus di Cracovia. Comunque alle 7.50 ero in partenza su un minibus di una compagnia privata, e alle 9.10 ero all'ingresso del campo di Auschwitz. L'ingresso è gratuito e la visita è libera entro le 10, dopodiché bisogna aggregarsi a qualche gruppo con la guida.  C'è subito la barra con la famosa insegna in ferro "arbeit macht frei"...  e poi tra recinzioni in filo spinato e torrette di controllo si comincia la visita tra gli edifici e in alcuni edifici adibiti a museo. Non scendo nei particolari dato che sono cose conosciute, e che probabilmente si può fare a meno di un'ulteriore descrizione dei campi. Dopo oltre 2 decido di andare a visitate l'altro campo. Anche in questo caso le informazioni reperite su internet non erano molto precise: il campo di Birkenau dista solo 2-3 km e c'è un bus gratuito che fa da navetta. Peccato che non siano molto frequenti. avrei dovuto attendere oltre 1 ora, camminando ci avrei messo circa lo stesso tempo... ma la stanchezza e alcuni acciacchi fisici non mi hanno permesso di fare questa scelta. Alla fine ho deciso di prendere un taxi che per circa 3 Euro e non più di 5 minuti di tragitto mi ha portato a destinazione.

Il campo di Birkenau è immenso e desolato... a differenza si Auschwitz che è più raccolto e circondato da verde e alberi a Birkenau quello che mi ha colpito è stata la sua estensione e le decine e decine di baracche visibili in tutte le direzioni, e poi ovviamente il tracciato ferroviario che portava fin dentro al campo, a pochi metri dalle baracche e a quel che resta dei forni. Un posto che dà in brividi...

Conosco altre persone che hanno visitato campi di concentramento in passato, l'impressione è comune a tutti: posti emozionanti da visitare, interessanti, che svegliano o risvegliano qualcosa all'interno... non mi viene in mente nemmeno un aggettivo adatto, ma mi associo a tali definizioni. A parte questo non mi ha lasciato nessuna particolare sensazione di malessere come accade a molti e questo me lo spiego col fatto (cinicità a parte) che probabilmente essendo posti visti in tv e/o al cinema da sempre, lette e studiate ci si sente abituati, come se fosse una cosa metabolizzata e poi la differenza tra il "bianco e nero" e il freddo invernale polacco a cui probabilmente si associano questi posti si contrapponevano al cielo azzurro di una mite giornata autunnale... le sensazioni possono essere influnzate anche da ciò credo.

Con questo chiudo la serie dei post "polonia"... magari ci tornerò prossimamente per aggiungere qualcosa ma le cose più importanti le ho già scritte. Mi spiace non aver potuto inserire nessuna foto, ma per motivi di tempo non sono riuscito a scaricarle. Probabilmente lo farò nei prossimi giorni.

08/11/11

Polonia 1

Avevo accennato che sarei tornato a scrivere al rientro da un breve periodo di vacanza. Più che una vacanza vera e propria di quelle passate a far chissà che  si è trattato di stare a casa qualche giorno, cercando un po' di relax... Abusando di cibo casalingo, caffè, aperitivi e simili. Approfittando per sistemare qualche carta, incontrare amici che non vedevo da tempo, insomma cose così. Per scelta sono rimasto lontano dal computer per parecchio tempo, solo il minimo indispensabile ma ora eccomi di nuovo qui....

La prima parte della vacanza è passata semplicemente così come appena descritto, la seconda invece è stata piuttosto impegnativa e stancante, ma ne è valsa la pena. Approfittando della bassa stagione e dei prezzi più che convenienti (grazie all'odiata/amata ryanair) avevo già da tempo programmato un weekend a Cracovia, a dire il vero erano anni che ci pensavo ma per motivi logistici è sempre stato impossibile andarci. Questa volta invece sono riuscito nell'intento.

La mia conoscenza della città era piuttosto scarsa, ma non è stato difficile informarsi su internet e avere dritte importanti da alcune colleghe polacche. L'impatto con la Polonia non è stato "traumatico" come credevo, è proprio vero che viaggiando in aereo si perde l'essenza del vero viaggio. Si atterra in un aeroporto che è simile a quelli di qualsiasi altra città, si prende una navetta per andare in centro ed è fatto... però questa volta il tempo di fare in modo più complicato non lo avevo proprio. Unica difficoltà è stata la comunicazione, nonostante quasi tutti parlino inglese non è una regola fissa e a volte cercare le informazioni corrette non è stato semplicissimo, specie alla stazione dei bus da dove partono bus di varie compagnie in modo un po' confuso e con informazioni sono il polacco. Comunque a parte questo, che fa parte dell'esperienza, tutto perfetto e anche il tempo è stato dalla mia parte, nonostante il timore di trovarmi nel bel mezzo dell'inverno continentale...

E' stato molto interessante fare una visita guidata del quartiere operaio Nowa Huta, una città nella città voluta da Stalin durante il regime comunista. Un'enorme acciaieria.... questo lo copio da wikipedia: Nowa Huta significa Nuova Acciaieria: il quartiere era sorto per rappresentare il prototipo della nuova città comunista, con ampi viali, edifici monumentali in stile social-realista e molti spazi verdi. La cosa interessante è stata fare il tour con una piccola agenzia privata, che ci ha scarrozzato per le via di Cracovia fino alla meta su una vecchia Trabant con sosta in un bar d'epoca arredato esattamente come poteva esserlo 30 o 40 anni fa... e dove mentre la guida ci spiegava la nascita dell'acciaieria, le visioni di Stalin e la vita nel periodo comunista io sorseggiavo una birra gentilmente offerta. Ora non per fare pubblicità, ma nel caso qualcuno fosse interessato questo è il sito dell'agenzia: http://www.crazyguides.com/ organizzano anche altri tipi di tour, ma effettivamente girare in Trabant a Nowa Huta ha il suo perchè.


devo interrompere ora ...la seconda parte a breve.


01/11/11

# 302 - Maniacale...

Un post scritto velocemente prima di uscire, sono in ferie in questi giorni... se non approfitto di questi minuti non so quando avrò di nuovo tempo per scrivere.

Maniacale dicevo, beh sicuramente!!! Me ne sono reso conto da solo stamattina. Ieri sera prima di mettermi a letto stavo leggendo l'ultimo dylan dog, il numero 302 che poi ho adagiato sul comodino. Chi mi conosce bene sa che ho do fin troppa importanza alla cura dell'albo. Di solito lo leggo, aprendolo il meno possibile, lo metto nella sua busta di plastica trasparente e lo sistemo con il resto della collezione. Questa volta c'è stato un incidente... ho rovesciato il bicchiere d'acqua poggiato sul comodino e non mi sono reso conto di aver bagnato un bordo del fumetto. Questa mattina ho scoperto di aver causato un danno notevole. Ho cercato di salvare il salvabile asciungandolo con il phon... risultato pessimo, pagine asciutte si, ma albo completamente rovinato. tutto gonfio e vagamento ingiallito. 

Ho risolto il problema comprando lo stesso albo in edicola, che non è stato nemmeno letto ma direttamente imbustato e conservato. In fin dei conti un piccolo danno di 2.70 Euro, ma non oso immaginare cosa sarebbe successo se qualcosa del genere fosse accaduto a un vecchio albo, magari preso per caso dallo scaffale per rileggerlo o solo per dargli uno sguardo. Considerando il valore reale e poi quello affettivo di alcuni vecchi "pezzi" mi sarei mangiato le mani letteralmente...

E questa è la mia piccola ossessione che oggi si è mostrata agli occhi di altre persone piuttosto maniacale. Ognuno avrà la propria piccola fissa probabilmente, e io ne sto parlando pubblicamente per esorcizzarla un po'...


Beh, giusto per la cronaca parlavo dell'albo qui in foto, che inoltre è pure piuttosto bello.