08/01/14

(non) c'è post@ per te...

Fino a qualche tempo fa è vero, ricevevo e scrivevo molte e-mail e ne scrivevo altrettante. Ora nonostate la mia posta elettronica sia sempre aperta e disponibile durante la giornata di e-mail non ne arrivano più. Mi sono espresso male, ne arrivano e come ma non di quelle che vorrei io.

La maggior parte è spam, quasi sempre inutile e fastidiosa. Non considero le cominicazioni che finiscono direttamente nella cartella della posta indesiderata. Amazon, eBay, Groupon, Ryanair, Trenitalia e poche altre sono le mie mailing list che ricevo per scelta, poi ci sono quelle fastidiosissime di phishing... il tuo conto è stato bloccato, la tua transazione è stata annullata, e simili e le farmacie cinesi che vendono qualsiasi medicina taroccata a prezzi scontatissimi e senza ricetta. Ci sono poi le solite persone in cerca di amicizia che sono interessate a conoscermi meglio e che (e qui entra in ballo una vecchia storia di sperimentazione internet-sociologica) è meglio evitare per non precipitare nel baratro... dopo un paio di e-mail normali in inglese o in italiano by google traslator arriva un numero di telefono da chiamare. Un prefisso sconosciuto, la volta dopo la richiesta dei numeri della carta di credito in modo che lei possa pagarsi il viaggio da chissà dove. Nel mio caso da Vladivostock. Era solo un esperimento per capire come funzionava. Ultimamente questo tipo di richieste nella mia inbox è sempre più rara ma immagino che il fenomeno sia ancora diffuso.

Altro uso della posta elettronica è quella di conferme varie, registrazioni, verifiche conti di vario tipo, notifiche, richieste di informazioni in qualche caso...


Quello che mi manca sono le comunicazioni normali, quelle che possono essere considerate "lettere" anche brevi. Le corrispondenze virtuali sono praticamente scomparse. Tutto sostituito da altra messaggistica più rapida e semplice ma ancora più fredda di una mail.

Probabilmente è da ristabilire un ordine di importanza sulle comunicazioni tra amici e conoscenti e rivalutare alcuni metodi "tradizionali" e dire che l'e-mail è un metodo tradizionale è qualcosa di vero-non vero; sarebbe più tradizionale una lettera vera e propria qualche volta, o un saluto dalle vacanze con una cartolina (altro che foto inviata con whatsapp o postata su facebook) ma ora che ci penso bene è pure difficile reperire francobolli ormai. Vedremo dove ci porterà il compromesso tra tradizionale e tecnologia e come evolveranno le abitudini.

2 commenti:

  1. Confermo tutto.
    Avevo intenzione di scriverci un post anche io. E non escludo di farlo, prima o poi.

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  2. credo che sia una riflessione comune a tutti coloro che hanno vissuto il cambio epocale dal cartaceo all'elettronico, nel bene o nel male.
    un saluto

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