03/02/11

Utopie Deliranti o Deliri Utopistici

Non avevo mai definito qualcosa come un'utopia delirante o un delirio utopistico, non mirendo nemmeno conto se significhino la stessa cosa, forse si e fose no. Utopia delirante mi sembra qualcosa di più "concreto", delirio utopistico già per il fatto di essere un delirio sottointende che sia una cosa pazzesca, appunto un delirio. un sogno è solo un sogno o una speranza, un traguardo da raggiungere, una fuga o un alibi? un alibi dalla vita reale, dal concreto, dall'alzarsi ogni mattina e fare il copia/incolla della mattina precedente...
Mi chiedo sempre più spesso se si può veramente fuggire da qualcuno o qualcosa e se non si resta sempre segnati da ciò che si è o che si è stati... schiavi di se stessi? Schiavi di usi, tradizioni, necessità del proprio essere. Possibile cancellare ciò che si è. Forse lo si può fare esteriormente, si può fingere con gli altri ma poi nel profondo del proprio io non è possibile svuotarsi del tutto. Parlo di uno schiavismo particolarissimo, non ci sono gabbie o catene e non ci sono lavori forzati. La gabbia è il proprio habitat, le catene le proprie abitudini, i lavori forzati sono il lavoro o lo studio.
Facile trovare argomenti superficiali per sclerare su un qualsiasi cosa che riguardi la propria vita, ma poi basta pensare com'è il mondo per capire che milioni di persone lottano ogni giorno per non morire di fame, freddo e malattie, o soltanto per trovare un lavoro o arrivare a fine mese e lo trovo estremamente irrispettoso crearsi dei problemi assurdi per nascondere o giustifare qualcosa verso se stessi.
La vita è scandita, lo vogliamo o no, da ritmi, regole, abitudini, orari, soldi, stress e tanto altro che ci accompagnano purtroppo o per fortuna sempre anche se con proporzioni diverse da persona a persona - tanto il modo di lamentarsi, sclerare, non star bene lo si trova sempre e comunque.

Mai conosciuto nessuno che è felice e beato dalla mattina alla sera senza un problema... riprendendo il titolo del post ora, può darsi che abbia scritto delle grandi scemenze ma è sufficente guardarsi intorno per vadere che non ho inventato nulla, a mio avviso è delirante e/o utopistico far finta di vivere in un mondo di fiabe dove tutto è possibile, o pensare che un modo di fiabe esista e basta trovarlo per far sparire tutti i problemi che abbiamo dentro, o che ci aspettano dietro l'angolo.
Direi che alcuni degli ultimi post sono "problematici". Devo cambiare genere, vedremo dove mi porterà la tastiera prossimamente...

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