10/02/11

punto e a capo...

Punto e a capo?

(scritto in treno il 31 maggio e pubblicato in un post in data 11.07.2008... ora ha poco senso quello che pensavo 3 anni fa ma mi fa piacere ricrdare le mie parole)

E' facile pensare alle cose giuste o sbagliate che si sono vissute, o che si vivono, difficile è comportarsi di conseguenza con coerenza e in base alla logica...

La logica è relativa, la coerenza anche. Le realtà che si vivono e i tempi “tecnici” vari ed eventuali sono un freno e inducono a comportarsi con cinica freddezza o con menefreghismo assoluto, o addirittura con sedata speranza. Ovviamente dire se ciò è giusto o sbagliato dipende da quale lato di guarda la medaglia.

Quando si chiude un capitolo bisogna guardare al successivo o rileggere, riflettere, cercare varie interpretazioni e studiare i dettagli di quello appena concluso?

Che sia stato un bel capitolo o un brutto capitolo è sempre una questione di punti di vista, che sia stato un capitolo corposo e di notevole intensità comunque, invece è un valore assoluto. A maggior ragione è sempre più difficile capire come comportarsi, cosa dire, come commentare... la cosa migliore potrebbe essere quella di cominciare a dare una sfogliata alle pagine successive e cominciare a intraleggere qualcosina per rendersi conto a cosa si andrà incontro. Probabilmente così mi sto comportando in questo periodo: sto sfogliando le prossime pagine e penso a qualcosa che però non è stato ancora scritto... alcune pagine sono bianche, anzi tante pagine sono bianche, troppe... Potrei scriverle io. Impostare il nuovo capitolo su righe non ancora scritte.

Per quanto riguarda il capitolo scorso (boh)...?

Punto e a capo.
Si comincia a scrivere le pagine bianche del prossimo capitolo

Nessun commento:

Posta un commento