03/03/13

Non aprite quella finestra...

Nessun rifermento a film dal titolo molto simile ma  un'abitudine che non finisce mai: l'apertura selvaggia delle finestra.

Così come il rumore dell'aspirapolvere è per me un qualcosa di traumatico perchè mi ricorda levatacce indesiderate nel fine settimana quando stare un pochino di più a letto fa piacere. Il rumore dell'aspirapolvere può essere abbinato anche al battere della stessa contro la porta o contro il battiscopa. Così la finestra spalancata in modo selvaggio quando non sei preparato agli spifferi o sei appena uscito da sotto le coperte e non fa piacere congelarsi.

Il tutto può essere descritto così, per fare  un esempio concreto. Sabato mattina alle 8.00... sveglia con il rumore dell'aspirapolvere che passa nel corridoio. Capatina al bagno, tanto ormai è impossibile riaddormentarsi e si trova la finestra è aperta. Certo nella stagione calda non importa ma a gennaio passare da sotto al piumone al bagno gelato si. Vabbè, l'aria deve pure cambiare...



Nei tempo trascorso nel bagno gelato nasce il desiderio di tornare a letto, se non per dormire almeno per scaldarsi un pochino... sorpresa!!!! Anche la finestra della camera è spalancata.

Questa è una descrizione classica, ma qualcosa di simile capita anche nel salotto mentre accendo la tv per vedere il primo TG o in cucina mentre si aspetta il caffè. Di solito è un problema mattutino, di pomeriggio cose del genere non capitano. Giustamente si fa cambiare l'aria per poi accendere il riscaldamento e su questo non discuto. Ma farlo quando non sembri un attentato a chi si è appena alzato non sarebbe meglio?

Questo post è dedicato a mia mamma, che anni fa quando vivevo con i miei genitori, e ora che torno a casa solo per brevi periodi mi fa capire che quasi nulla è cambiato! 






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