11/02/14

L'orco cattivo...

...e aggiungerei anche insensibile e cinico!!!

Chi sarà mai questo mostro? Sono io e credo che però nella propria riservatezza molti lo siano. Quanche giorno fa ho letto la notizia di un ristorante che ha decisono di vietare l'ingresso ai bambini nel proprio locale dopo una certa ora, per rendere più rilassante a chi non desidera sentire (nel bene o nel male) potenziali schiamazzi, urla, grida, pianti, richiami, ecc, ecc. Ottima scelta direi. Non si tratta di non tolleranza, dato che tutti siamo stati bambini, ma di creare un ambiente più tranquillo e piacevole per pesone che vogliono starsene in pace e non dover rischiare di appunto subure confusione non desiderata.

Questa è la premessa da cui prendo spunto. Viaggiando in aereo lo scorso fine settimana mi sono chiesto come mai le compagnie aeree non prevedano qualcosa del genere per i propri clienti. Ora in teoria è facile dire che bisogna adattarsi alla situazione e che i bambini sono così e che lo siamo stati tutti.... ma poi? Un volo anche corto di 1 ora e poco più con un bebè che frigna, che non smette un attimo di piangere, seduto in braccio ai genitori proprio di fianco a te? Così altro che cercarsi di rilassarsi, leggere, magari addormentarsi per quel poco che si può. Si è vincolati alle urla del bebè che avrà le sue buone ragioni per piangere ma non capisco perchè debbano diventare le ragioni anche degli altri. Sarebbe bello se in caso di bambini, mi riferisco a quelli che le compagnie aeree definiscono "infant" ci fossero dei posti riservati, magari in base a quant'è pieno l'aereo nelle ultime file, a un paio di file di distanza dagli altri passeggeri. Troppo politicamente scorretto?

Sarebbe bello. 


Così invece è una roulette russa ad ogni viaggio...

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