23/01/13

Trilogia di Welsh

L'averci messo oltre un mese per finire di leggere un libro non è proprio segno che la sua lettura mi abbia entusiasmato molto. Mi riferisco a "Skagboys", l'ultimo libro di Irvine Welsh. Il prequel di "Trainspotting"...

A me le trovate commerciali non sono mai piaciute, ma alcune eccezioni le faccio quando penso che ne valga la pena, a prescindere. Probabilmente ho già accennato a questa mia tendenza in altre occasioni.

Insomma dopo "Traispotting" del 1993 e il sequel "Porno" uscito nel 2002, ecco nel 2012 uscire il prequel: "Skagboys" che ho appena finito di leggere. Non so se era indispensabile questo libro di oltre 600 pagine. Di fatto non ha una vera a propria trama. I personaggi sono già conosciuti quindi è facile inquadrarli e capirli; ciò aiuta ad immedesimarsi quel poco che basta per far scorrere meglio la lettura.




Che non c'è una trama vera e propria l'ho già detto e quindi non rovinerò la lettura a nessuno anticipando qualcosa. Primi anni 80 e Gran Bretagna sotto la Lady di Ferro, questa è l'ambientazione nella quale vengono descritte le ministorie dei personaggi poco più che ventenni. Il primo buco, l'assuefazione, le crisi d'astinenza, problemi familiari di vario tipo, con tanto degrado, violenza e volgarità senza fine ma anche colpi di genio e stereotipi (vedi anche quelle poche pagine ambientate in Italia). E poi la disperazione, la paura dell'AIDS in una Edimburgo degradata e tossica, la riabilitazione inutile e il finale di immaginaria "redenzione" dovuta alla situazione che porterà però a "Trainspotting"...

Non conoscendo l'autore sarebbe difficile scegliere un libro del genere. Forse non direbbe granchè. Sarebbe troppo sboccato e confuso. Avendo letto molti altri libri di Welsh invece e conoscendo "Trainspotting" e "Porno" però devo dire che aiuta a capire meglio qualche personaggio, o quantomeno a rendersi conto di come sono cresciuti e in che ambiente sociale.

Non mi ha entusiasmato la sua uscita, anzi si che mi entusiasmato ma già dalle prime pagine mi sono ricreduto un po'. Dovevo leggerlo però per completare le triologia con i precedenti due romanzi che a mio avviso sono insuperabili. 

Da questo post non si capisce bene se il libro mi è piaciuto, ma non importa qual è il mio parere, forse devo ancora capirlo. Però in tutti i libri di Welsh c'è un qualcosa di assurdo e affascinante che lascia ai lettori qualcosa in più di un nuovo e ricchissimo vocabolario di parolacce e di slang.

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