11/01/13

La cozza assassina

Un inviato a cena improvviso, la proposta di un risotto al nero di seppia è irrinunciabile. Questa è la premessa.

Probabilmente la preparazione non è stata a regola d'arte ma il risultato più che positivo se si esclude un piccolo ma sorprendente imprevisto. Sono stato attaccato da una cozza, e non mi riferisco ad un tentativo di approccio da parte di una ragazza brutta (una cozza appunto) ma da un vero e proprio mitile, o mitilo che dir si voglia.

Certo che non si tratta di un essere marino particolarmente pericoloso anche nel suo ambiente naturale a differenza di altri che possono pungere o mordere, ma da "non vivo" e specialmente mentre cuoceva in padella nel brodetto che poi sarebbe servito per il riso... è assurdo.


La dinamica dell'assalto subito da parte di una cozza che cuoceva in padella in attesa di condire un risotto è semplice. Mi sono avvicinato al fornello quando non c'era nessun altro per controllare la cottura, per dare una girata. Appena ho mosso il composto con il cucchiaio di legno ho sentito come un fischio di vapore... tipo alla valvola della pentola a pressione. Una quantità di brodo unto, condimenti vari, pezzettini di pesce e una cozza maledetta mi è eslosa in faccia, sulla camicia, sul pantalone e ovunque nel cucinino. Non so se si può dire che è una cosa che capita. Certo una bolla di vapore esplosiva non è una cosa così inverosimile ma la cozza che mi è saltato dritta nell'occhio destro??? Fortuna che in quella frazione di secondo ho fatto in tempo a chiudere gli occhi. Poi un po' di acqua fredda e ghiacchio per fermare il bruciore. 

Esito della serata: la cozza assassina è finita prima a terra e poi nella spazzatura,  l'occhio è rimasto arrossato per tutta la serata, il risotto era molto buono.

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