16/03/16

Tutto e contrario di tutto

Una piccola riflessione. Forse è aria fritta.... ma giorno dopo giorno, guardandomi intorno, ne sono sempre più convinto. Probabilmente prima o poi dovrò fare la mia scelta etica e "scomputerizzarmi", nonostante mi sembra impossibile ed anacronistico. Forse basterà trovare una nuova via però.

Generalizzo il concetto senza scendere nei particolari perché alcuni potrebbero avere la coda di paglia e offendersi.

I social network, i giornali online, i blog, i vlog, youtube, i relativi commenti, ecc ecc... questi sono gli argomenti di questo post. Da una parte sono un ottimo mezzo di comunicazione e di condivisioni (anche creative ed interessanti) di informazioni, idee e concetti. Dall'altro però sono convinto che contribuiscano ad appiattire le menti e plagiarle. 

Io faccio parte di questo mondo virtuale da anni, ho praticamente sempre avuto un blog, un canale youtube, una conto su flickr per le foto e anche facebook che non uso attivamente ma solo come mezzo di comunicazione tramite la chat che ha sostituito in parte l'uso delle email, e della vecchia chat di msn.

Mi rendo conto sempre di più che si prendono come valori assoluti tutte le cose che si trovano su internet ma basta cercare un po' meglio per trovare anche l'esatto contrario. Quindi chi sta nel giusto?

Tralasciando i casi estremi (tipo complottismi di varia natura o ci vive solo "social"), le informazioni sono sempre le stesse insieme ai loro contrari che girano e rigirano e confondono le menti. In qualche modo c'è una sorta di propaganda decisa a monte o che semplicemente rispecchia le temporanee correnti di pensiero e opinione e poi nello stesso momento, l'esatto contrario. Spesso tutto è fondato sul nulla e quindi è impossibile capire chi ha ragione o a quale opinione avvicinarsi.

Le fonti delle informazioni generali sono sempre le stesse. Wikipidia. Se non si conosce qualcosa la si cerca su Wikipedia. In generale la si può cercare su Google, che riporta a Wikipedia e ad altri siti inutili che semplicemente copiano Wikipedia. Generalizzando si potrebbe dire che Wikipedia è la fonte del sapere.

Le informazioni di cronaca o di politica vengono distorte all'infinito, ognuno può mettere la sua, creare o manipolare punti di vista. Creare opinioni basandosi su un commento preso in chissà quale occasione, una foto o un video... La fonte ufficiale perde importanza e tutto si trasforma in un nulla mediatico. Peggio ancora quando le "notizie" nascono proprio da un opinione postata su twitter e ripresa poi dai giornali. Tizio ha scritto questo e Caio gli ha risposto quest'altro. Ma sicuro che è tutto così importante da creare notizie? (Beh, forse se per ogni click ci sono introiti allora si, ma è l'unico motivo).

Poi compaiono nella vita di tutti i giorni, in ufficio, al bar, al supermercato, ovunque insomma, quelle persone che parlano di cose lette su internet e che quindi sono cose buone e giuste. Il collega che ti rompe le scatole per l'olio di palma nella nutella ma che poi indossa le nike e gira in macchina (a benzina). La mamma che non sa se accettare i consigli delle zie o se affidarsi alle informazioni reperite dal gruppo di facebook. L'amico che non mangia più carne perché gli animali vengono uccisi (ma va?).... esempi ne potrei riportare decine, solo in riferimento alle persone che conosco. Poi basta dare uno sguardo alle idolatrie che ruotano intorno ad alcuni personaggi per capire che la gente non ha più una testa propria, o meglio ce l'ha ma vuota e pronta ad essere riempita di qualsiasi cosa, senza nemmeno capire se è una cosa vera o inventata, giusta, buona, cattiva, appropriata, ecc.


Sto perdendo il filo. Ci sarebbe troppo da scrivere ma non voglio essere pesante. Mi basta aver espresso anche se in modo incompleto e superficiale un modesto punto di vista. Sono cosciente che parlo semplicemente dell'evoluzione di quello che succedeva anche prima di internet. L'ho visto in TV allora è buono e giusto... ma sono convinto che in questa epoca si esagera e ci si lascia condizionare in modo più massiccio. 

Io cerco di mantenere una certa distanza dai condizionamenti mediatici, e spero di non cedere...


2 commenti:

  1. Guarda, credo che la parola più importante che compare nel tuo post e che potrebbe sintetizzarlo al meglio sia "idolatria".
    E' l'idolatria il vero abisso, vivere di e per qualcosa, sostituendo continuamente l'idolo per essere sicuri di esserci e di rimanere al passo.
    Ma l'idolatria esiste da svariati millenni e forse basterebbe proporsi di rimanere laicamente liberi dalle forme e dalle abitudini che possono diventare oppressive, ricordando che liberi non significa necessariamente eremiti.
    Lo scrivo con schietta e bendisposta ironia, anche perché condivido il tuo discorso, eccome se lo condivido!
    Un saluto,
    Sabina

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    1. :) grazie per essere passata e per il commento. se avessi tempo potrei continuare citando esempi assurdi e reali che mi capita di ascoltare di persona... prima o poi forse.

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