12/06/13

La "sanatoria"

Tralasciando il significato più amministrativo del termine... nel piccolo si possono correggere o migliorare situazioni. Io ho appena applicato in casa una sorta di sanatoria se così posso definirla. Una tenda!

Una tenda che copre il sottoscala, angolo di perenne confusione, non tanto per il disordine in se che cerco di tenere sotto controllo ma proprio a livello visivo. Scatole, buste, scape che anche se tenute in ordine non sono belle vedere  perchè  rendono il resto della casa simile ad un magazzino. Diciamo dunque che ho effettuato una sanatoria estetica notevole.

Ora mischierò capre e cavoli in questo post e vediamo se riesco a tenere un filo logico.

Ho appena scoperto che in un angolo degradato della città, in pieno centro ma in disparte, dopo anni di abbandono totale tra cumuli di spazzatura, sabbia e detriti vari portati dal mare si è deciso di portare delle migliorie. Si è sanata la situazione in questo fantastico modo: un cordolo di recinsione, un paio di bandiere del wwf, e si è trasformato l'angolo degradato in un riugio per "fratini", uccelli che non si vedevano da tempo da quelle parti. 

(la foto è mia, col teleobiettivo)

Fermo restando che l'idea è buona e l'oasi ha il suo senso, anche  se piccolina.... è proprio sbagliata la modalità che ha portato alla creazione dell'oasi. Non saprei portare un esempio, ma si, diciamo che sarebbe come eleggere una vecchia fabbrica pericolante e abbandonata a "monumento di archeologia post industriale" con tanto di placche e bandierine colorate sanando la situazione (ed evitando di bonificare e togliere il degrado che di fatto resta ma abbellito). 

Come diceva qualcuno "un maiale col rossetto sempre un maiale resta".


Nessun commento:

Posta un commento