13/05/15

Expo 2015

Ebbene si, ci sono stato. Non contro la mia volontà ma un po' contro i miei principi si. Per tradizione io sono "bastian contrario". A meno che non sia io interessato a qualcosa, non mi lascio condizionare troppo dalle masse, ne dalle pubblicità ossessive propinate in ogni modo.

Insomma ero a Milano di passaggio e ho deciso di andarci. 

Non ho voluto guardare quanti post ci sono sull'argomento, non volevo farmi condizionare. Non credo nemmeno di essere stato influenzato troppo dalle infinite polemiche sui gufi, non gufi, sulla bella figura, sull'organizzazione, padiglioni pronti in tempo e simili.

Faccio un cinico esame, sicuramente superficiale, basandomi sulla mia esperienza e i miei punti di vista.



Innanzitutto, dopo una settimana dall'inizio dell'Expo, il sabato dopo per la precisione, tutta questa confusione non c'era, non c'era fila per entrare e non c'erano problemi per procurarsi i biglietti che costano "solo" 34 euro. Un po' di confusione la creavano ai cancelli d'ingresso gli addetti alla sicurezza... altrimenti sarebbe filato tutto liscio. 

Dentro è tutto mastodontico e il viale centrale è lunghissimo (immagino un paio di km). Si capisce da subito che sarà una lunga giornata di cammino....

L'argomento dell'Expo è "Nutrire il Pianeta". Ebbene si, io mi aspettavo qualcosa a tema alimentazione globale, non so con proposte e/o soluzioni, idee provenienti da tutto il mondo insomma. Invece nulla di tutto questo. Semplici, anche se in molti casi bei, padiglioni con esposizioni di nessun interesse o quasi. Video e poster nella maggior parte dei casi, installazioni e materiali interattivi in altri casi. Anche sculture e opere d'arte a tema per decorare i padiglioni dei vari paesi partecipanti.

A mio avviso se avessero detto che si trattava di non so "dipingere il pianeta", "annaffiare le piante" o "correre sui prati" sarebbe stato identico.

Non si tratta di una sagra o di una festa di quartiere, l'ambiente è internazionale e ci sono moltissimi turisti stranieri. Non ci sono assaggi o degustazioni gratuite se non in rari casi, quindi chi decide di andare ad assaggiare cucina esotica deve mettere in conto di andare in uno dei chioschi o in uno dei ristoranti presenti nei padiglioni e pagare in alcuni casi anche profumatamente. Giravano su internet molte informazioni imprecise nei giorni scorsi. Scontrini con cifra assurde per esempio. Beh, i prezzi ho notato che sono sempre esposti, quindi è impossibile sbagliarsi. L'acqua minerale costa in modo non esagerato, ma volendo è pieno di fontanelle (ovviamente non a vista in mezzo ai piedi, ma appena in disparte. Trovarle non è impossibile, chi si lamenta non le ha cercate probabilmente).

I padiglioni sono belle strutture di svariati generi architettonici, spesso di gusto discutibile e in molti casi eccessivamente pacchiane. Pur arrivando all'Expo all'apertura e andando di passo è impossibile visitare i circa 150 padiglioni. Alcuni sono praticamente dei container, tristi fuori e scarni dentro. Alcuni sono opere che ricordano in qualche modo la cultura del Paese di provenienza. Bisogna scegliere cosa visitare e mettere in conto che in alcuni casi c'è la fila per entrare. Nel mio caso c'era la fila per i seguenti padiglioni: Italia, Cina, Giappone, Colombia.... e alcuni altri. Siccome l'interesse per un padiglione rispetto ad un altro era molto molto relativo per me, è stato facile decidere di proseguire fino al padiglione successivo senza perdere tempo nella fila.

Penso di aver visto cose piuttosto singolari, una tra tutte: una lunga fila al padiglione della coca-cola (dove immagino ci fossero "degustazioni" della ricercata bevanda), ma anche la sfilata della mascotte dell'Expo, il pupazzo "Foody", liberamente ispirato alle opere di Arcimboldo. E qui penso che sia stata l'apoteosi del trash. Una carnevalata per bambini sicuramente ma senza stile, veramente brutta e senza nessuna apparente coreografia e grazia. E poi cosa c'entravano Calimero e l'ape Maya nella sfilata bisognerebbe domandarlo all'organizzatore. Per non parlare dell'albero della vita e della fontana tutto intorno.... vedere degli schizzi d'acqua che danzano a tempo di musica sotto un albero gigante meccanico, in stile post atomico ad alcuni potrebbe sembrare bello... a me è sembrato qualcosa di poco originale e di forzato. Ok, c'è e si vede quello che c'è, ma perchè non si sono sforzati di più? Sono cose che ho visto in tanti altri posti, senza dover pagare inoltre.

Ultima cosa su cui mi soffermerei: i prezzi! Fermo restando che nessuno chiede di mangiare a sbafo, e che forse il titolo dell'Expo può creare qualche incomprensione... ma i prezzi sono sproporzionati e bisogna fare attenzione. Anche se sono esposti e si sa a cosa si va incontro, ma perchè farsi spennare?
Io ho visto costi esorbitanti, per trovare un panino a 5 euro ho dovuto girare parecchio... mangiare seduti al ristorante può essere un duro colpo al portafoglio. Ho letto molti commenti che mettevano in risalto che nel centro di Milano mangiare al thailandese o al giapponese costa molto, ok certo va bene ed è normale. Ma io perchè dovrei farmi mezzora di metro, pagare 34 euro per entrare nell'area fiera e poi spendere TOT che avrei potuto spendere in centro a Milano senza sbattermi?

Beh, poi ci sono i miei punti di vista personalissimi proprio sul perchè della manifestazione. A cosa serve di fatto? Promuovere cosa? Milano e la sua nuova area Expo, gli sforzi per creare e rendere tutto possibile? Come nutrire il pianeta (hahah qui mi scappa da ridere)? Promuovere in qualche modo le culture dei Paesi partecipanti? Non credo che avendo visitato un certo numero di padiglioni sia cambiato qualcosa in me, specialmente dopo aver visitato dei padiglioni in cui non c'era nulla o quasi... insomma credo che sia giunta l'ora di fermarsi con questo post, le mie tendenze contrarie stanno cominciando a farsi notare troppo.

Cito una frase che potrebbe far rendere conto a molti di avere la coda di paglia (me compreso): "le insegne luminose attirano gli allocchi".

Appena avrò tempo di scaricare le foto posterò un piccolo reportage...




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